«Monumentando» finisce in Procura e davanti alla Corte dei Conti. Il contratto di sponsorizzazione dei lavori di restauro di 27 monumenti napoletani è stato...
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Stiamo parlando di alcuni casi che hanno scatenato polemiche e che per mesi sono stati (e in parte lo sono ancora) sotto gli occhi di ogni napoletano: la Fontana del Carciofo a piazza Trieste e Trento, l'Obelisco di Portosalvo, il Ponte di Chiaia (addobbato dal novembre di due anni fa da giganteschi pannelli pubblicitari e sul quale è pendente un giudizio civile) delle Torri del Carmine a via Marina (adesso coperti da teloni neri, dopo essere stati per mesi cartelloni pubblicitari oversize: il tempo concesso era di 168 giorni, sono rimasti per 450 e sono stati smontati solo a febbraio), della Colonna Spezzata ovvero il Monumento ai Caduti del Mare a piazza Vittoria (con Belén in costume da bagno esposta ai tre lati del cantiere) e del Monumento ad Armando Diaz nella Rotonda omonima. La relazione dell'Anac riguarda pure la Fontana della Spina Corona (comunemente della delle Zizze) nei pressi del Rettifilo, la Fontana della Marruzza, accanto alla chiesa di Santa Maria di Portosalvo e le Fontane di piazza Mercato sulle quali però non è stato collocato nessun pannello pubblicitario (in un caso solo i loghi di «Monumentando» e «Uno Outdoor) perché ritenute troppo defilate dai percorsi urbani di maggior transito e quindi poco interessanti.
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Il Mattino