Odissea tra ospedali nel Napoletano, morta per una garza dimenticata nella ferita: serve un'altra perizia

Odissea tra ospedali nel Napoletano, morta per una garza dimenticata nella ferita: serve un'altra perizia
Una garza dimenticata nella ferita aveva causato un'infezione fatale, un conseguente shock settico e poi la morte. Servirà una seconda perizia per stabilire se il...

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Una garza dimenticata nella ferita aveva causato un'infezione fatale, un conseguente shock settico e poi la morte. Servirà una seconda perizia per stabilire se il decesso di Rosa Dabene, una 67enne di Torre del Greco, sia stato un caso di malasanità. Ieri mattina, il gip del tribunale di Torre Annunziata, Emma Aufieri, ha conferito l'incarico a un nuovo pool di esperti per comprendere le eventuali responsabilità di 17 tra medici e infermieri di tre strutture sanitarie del Napoletano.


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La morte di Rosa Dabene è avvenuta a ottobre dello scorso anno, dopo un intervento chirurgico per l'asportazione di un ascesso inguinale molto profondo avvenuto ad agosto. L'operazione, perfettamente riuscita, era stata eseguita all'ospedale Maresca di Torre del Greco, dove era stato applicato un drenaggio con una garza all'interno della ferita. Dopo diversi giorni di degenza, era stato disposto il trasferimento in un'altra struttura attrezzata per la riabilitazione. Fu individuata Villa Bianchi, a Portici, dove la paziente è rimasta diversi giorni, prima del riscontro di una possibile infezione. A quel punto, i responsabili della clinica privata convenzionata con l'Asl Napoli 3 Sud decisero l'immediato trasferimento all'ospedale San Leonardo di Castellammare per ulteriori accertamenti e cure.

Una tac aveva riscontrato la presenza di una garza ancora all'interno della ferita (rimarginata) della precedente operazione, così la paziente era stata sottoposta ad un nuovo intervento per la rimozione di quello che era un drenaggio classico per quel tipo di chirurgia. Il quadro clinico, però, era ormai compromesso e la paziente è deceduta. L'autopsia ha individuato la causa del decesso nello shock settico dovuto ad una grave infezione, scoppiata proprio in prossimità della ferita del primo intervento chirurgico. Dunque, la garza dimenticata aveva provocato una serie di complicanze, fino alla morte della 67enne.


Nonostante le richieste di chiarimenti avanzate dalla Procura di Torre Annunziata, i periti non hanno circoscritto le eventuali responsabilità del personale medico delle tre strutture. Dunque, in vista dell'incidente probatorio fissato tra cinque mesi, è stato nominato un nuovo collegio di esperti per dirimere la questione. Chi ha dimenticato la garza? L'intervento per rimuoverla è stato tempestivo? Sono state approntate tutte le cure necessarie? È stato opportuno il trasferimento dal Maresca alla clinica di Portici? Questi sono alcuni dei quesiti ai quali dovranno dare una risposta certa i periti incaricati.
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Il Mattino