Movida a Napoli, 14enne accoltellato a Casoria: urla e paura al bowling

Movida a Napoli, 14enne accoltellato a Casoria: urla e paura al bowling
«Lo hanno accerchiato, non abbiamo capito cosa stava succedendo, urlavano, poi sono andati via. Dopo pochi minuti lui si è accorto che aveva difficoltà a...

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«Lo hanno accerchiato, non abbiamo capito cosa stava succedendo, urlavano, poi sono andati via. Dopo pochi minuti lui si è accorto che aveva difficoltà a respirare e portando la mano sul petto ha visto che era tutta sporca di sangue»: è il racconto di alcuni amici del quattordicenne ferito sabato sera al bowling del complesso Multibit di Casoria. Doveva essere una serata di divertimento, prima il cinema, poi una partita all'ultimo strike, invece si è sfiorata la tragedia. Il ragazzino, di origine siriana ma in Italia con la famiglia da anni, ha riportato una ferita da arma da taglio al torace e un trauma cranico. È stato portato al Cardarelli dove è in osservazione, ma non è in pericolo di vita. Le indagini sono in corso per comprendere l'esatta dinamica dell'accoltellamento e risalire ai responsabili. I tratti della vicenda sono infatti ancora poco chiari. Secondo alcune testimonianze raccolte tra i giovanissimi, un gruppetto di ragazzi, anche loro minorenni, sono entrati nella struttura con aria di sfida, con atteggiamento un po' spavaldo. Ci sarebbero stati degli spintoni, un inizio di rissa. Purtroppo un canovaccio che si sta ripetendo troppo spesso nella movida, specie nei fine settimana, del capoluogo e dell'hinterland. La descrizione di quegli attimi è agghiacciante: un ragazzino accerchiato da un gruppo e all'improvviso il ferimento, qualcuno è armato di coltello. All'inizio non si comprende la gravità dell'accaduto, ma quando gli amici si accorgono che il quattordicenne ha difficoltà a respirare e che da un foro nel giubbino esce sangue, si vivono attimi di terrore, placato solo dall'arrivo dell'ambulanza.

Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Casoria, che stanno raccogliendo testimonianze e visionando le immagini del sistema di videosorveglianza. Il Centro Multibit è un parco commerciale frequentatissimo nei weekend dai ragazzi non solo di Casoria, che qui trovano cinema, sale giochi, bowling, paninoteche, pizzerie. Dalle prime ricostruzioni il gruppo di aggressori era composto da sei o sette giovanissimi, subito scappati. L'allarme è stato lanciato da altri clienti della struttura, che hanno assistito inermi alla violenza. Commenta il sindaco Raffaele Bene: «I carabinieri stanno conducendo le indagini per ricostruire la dinamica. Proprio in questi giorni, insieme ai sindaci di altri comuni a nord di Napoli, abbiamo chiesto al prefetto di incrementare uomini e controlli per la sicurezza nelle strade. Siamo grati al grande lavoro dei carabinieri, polizia e polizia municipale, ma è necessario che il prefetto ascolti la nostra voce, la necessità di aumentare la presenza sul territorio. Ma occorre anche uno sforzo della scuola e delle famiglie per porre argine a questa esplosione di violenza tra i ragazzi». 

L'accaduto ha sconvolto i genitori. «Cosa è accaduto? Abbiamo visto carabinieri e un'ambulanza?»: è bastato questo post sui gruppi social di Casoria per innescare una spirale di paura. «Mio figlio è andato a vedere un film con gli amici, sono preoccupatissima», commenta una mamma. «Ormai abbiamo paura per i nostri figli ogni volta che escono la sera per andare a divertirsi. Vorremmo proteggerli, ma non possiamo impedirgli di vivere le proprie esperienze e di condividere una bella serata con gli amici», risponde un'altra: «Per ogni minuto che loro trascorrono fuori, noi tremiamo». 

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Il Mattino