Movida a Napoli, nuovo raid: «Rene spappolato a calci e pugni»

Aggredito un 24enne: è grave. «L'agguato per il controllo dello spaccio»

I controlli a Caivano
Movida rosso sangue tra Napoli, Afragola, Caivano e Pozzuoli. Nel bollettino dell’ultimo fine settimana, sono finite tre persone. Due a colpi di pistola alle gambe a Napoli...

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Movida rosso sangue tra Napoli, Afragola, Caivano e Pozzuoli. Nel bollettino dell’ultimo fine settimana, sono finite tre persone. Due a colpi di pistola alle gambe a Napoli e Pozzuoli, mentre ad Afragola, al confine con Caivano, un ventiquattrenne è stato pestato dal branco al punto da lacerargli un rene: sarà necessario un delicato intervento chirurgico. Resta singolare la circostanza che tutti e tre feriti sono personaggi già noti alle forze dell’ordine, e che nonostante quello che avevano subito, non hanno collaborato con le forze dell’ordine. 

La notte violenta è cominciata al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove accompagnato dal padre ha chiesto aiuto G.D.S., 24 anni, di Caivano, già noto alle forze dell’ordine. Il giovane ha raccontato ai sanitari prima, e ai carabinieri della compagnia di Casoria poi, di essere stato aggredito da cinque sconosciuti che avevano bloccato la sua auto in via Postiglione ad Afragola, zona di spaccio. Gli aggressori, dopo averlo letteralmente sradicato dal sediolino di guida, lo hanno pestato con pugni e calci prima di scappare a piedi facendo perdere le tracce.

Il 24enne non ha saputo, o forse voluto, spiegare i motivi dell’aggressione sulla quale i carabinieri, grazie all’acquisizione delle immagini di alcuni sistemi di video sorveglianza installati nella zona, potrebbero fare chiarezza e individuare gli aggressori. 

La notte violenta è proseguita poi a Pozzuoli, dove i carabinieri della locale compagnia sono intervenuti presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie. Un 32enne, A.C., di Giugliano, già noto alle forze dell’ordine, è stato portato al pronto soccorso per una ferita da arma da fuoco al polpaccio. Il 32enne ha dichiarato ai militari di essere stato ferito in via Domiziana, dopo aver reagito a un tentativo di rapina. Al vaglio degli inquirenti quanto dichiarato: ci sono incongruenze nella ricostruzione del fatto di sangue. 

Dubbi e sospetti per questo episodio. Il 32enne è ritenuto vicino alla “banda delle Reginelle” di Monterusciello. Il giovane ha ripetuto di aver reagito a una tentata rapina, assumendo un atteggiamento reticente che non avrebbe del tutto convinto i militari. Non sono escluse fibrillazioni nel quartiere, anche alla luce dei recenti arresti che hanno smantellato il gruppo dei Sannino-Dello Iacolo nel rione Reginelle. Qui nei giorni scorsi è tornato, dopo un lungo periodo di detenzione, colui che è ritenuto il capo dello spaccio, insiemne con il fratello. Insomma, un clima teso nella zona che va dalle Reginelle a Licola Mare, dove risiede il 32enne puteolano ferito.

La notte di violenza si è conclusa con i carabinieri della compagnia Napoli Centro, che manco a dirlo, sono intervenuti nell’ospedale Pellegrini, dove poco prima era stato soccorso un 51enne dei Quartieri Spagnoli, anche lui con precedenti, per una ferita da colpi d’arma da fuoco al tallone del piede destro. Il ferito è stato dimesso con cinque giorni di prognosi, visto che il proiettile era entrato e uscito senza causare gravi danni. Da una prima sommaria ricostruzione, ancora tutta da verificare, è possibile che la sparatoria sia avvenuta proprio nei Quartieri spagnoli, probabilmente al culmine di una lite. Sull’episodio sono in corso le indagini in corso da parte dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli centro.

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Il Mattino