Troppi ricorsi al Tar per annullare le contravvenzioni dei bus nella Ztl: il Comune fissa il tariffario per il rilascio dei fotogrammi degli ingressi dei veicoli nelle zone a...
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LA DELIBERA
«Si è constatato - si precisa nella delibera 102 - che, sovente, provengono da parte di cittadini-utenti richieste all'ufficio contravvenzioni, di fotogrammi idonei a documentare il transito di veicoli nel dispositivo Ztl in vista del ricorso all'autorità giudiziaria attraverso i relativi verbali per circolazione senza permesso. A tutt'oggi il rilascio di tali fotogrammi rilevati dagli agenti di polizia municipale viene garantito all'utenza senza alcun onere economico, nonostante i costi di stampa, di consumo delle fotocopiatrici e di ulteriore impiego di risorse umane». Da qui la decisione del primo cittadino Pietro Amitrano di «stabilire una equa corresponsione per il rilascio della documentazione richiesta volta a coprire i costi sostenuti dall'amministrazione comunale per la stampa a colori, il consumo di toner per la macchina per il rilascio di copia cartacea, in formato A4, nonché l'impiego di risorse umane, così da recuperare risorse finanziarie utili ai diversi servizi interni del comando di polizia municipale». Dopo aver effettuato ricerche di mercato, l'ente ha determinato il corrispettivo del servizio nella misura di due euro per ciascun fotogramma. I proventi serviranno a fronteggiare alcune delle spese che i caschi bianchi si trovano ad affrontare nella quotidianità.
IL TRUCCO
Dopo un periodo di sperimentazione del dispositivo di zona a traffico limitato, tra il primo marzo e il 30 aprile del 2017 - fissando la tariffa di ticket bus di 80 euro - dal 17 ottobre del 2018 è entrato a pieno regime il dispositivo, con l'installazione delle telecamere per la rilevazione delle targhe, per consentire al comando dei vigili urbani di procedere con le contravvenzioni dei veicoli in transito nella zona a pagamento privi di pass. Oltre alla valanga di ricorsi, l'ente di piazza Bartolo Longo si trova a dover far fronte ai «trucchetti» studiati dagli autisti dei bus per eludere i controlli elettronici della Ztl. Spesso accade, infatti, che i turisti degli Scavi vengano fatti scendere in parcheggi esterni alla zona a traffico limitato, distanti circa 300 metri dal Parco Archeologico. Il sito viene raggiunto a piedi e nelle casse del Comune non vengono versati gli 80 euro della tassa di ingresso. Così il milione di euro incassato dal comune di Pompei il primo anno dall'introduzione del ticket bus - tra maggio del 2017 e giugno del 2018 - è quasi dimezzato nel secondo anno.
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Il Mattino