Campania, dopo vent'anni via le ecoballe: seimila tonnellate salpate per l'Olanda

Campania, dopo vent'anni via le ecoballe: seimila tonnellate salpate per l'Olanda
Dopo vent’anni è iniziata la rimozione delle ecoballe. Ieri il primo carico da seimila tonnellate di rifiuti è stato spedito in Olanda. La nave mercantile...

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Dopo vent’anni è iniziata la rimozione delle ecoballe. Ieri il primo carico da seimila tonnellate di rifiuti è stato spedito in Olanda. La nave mercantile Royal Wagenborg è salpata in serata dal porto di Napoli per fare rotta verso Delfzijl, estremo nord dei Paesi Bassi, dove si trova l’inceneritore della multinazionale «EEW» che smaltirà i rifiuti provenienti dal sito di località Pantano, tra frutteti e campi di ortaggi e davanti al termovalorizzatore che brucia i rifiuti della Campania. 

Sono 49mila le tonnellate da smaltire. Stando al piano della Regione 30mila (6.000 delle quali stanno già facendo rotta per l’Olanda) saranno bruciate a Delfzijl; le restanti 19mila saranno incenerite in Danimarca, nel termovalorizzatore di Roskilde, vicino Copenaghen. Le operazioni di rimozione sono eseguite dalla Vibeco, l’azienda lombarda che ha vinto l’appalto della Regione da 20 milioni di euro per spedire ed eliminare in Olanda e Danimarca le 100mila tonnellate di ecoballe accumulate ad Acerra e a Fragneto Monforte, in provincia di Benevento, dove lo smaltimento inizierà tra qualche giorno. In località Pantano le macchine impiegate dalla Vibeco stanno smembrando e riducendo in migliaia di pacchi di plastica le due collinette di immondizia coperte da giganteschi teloni neri sotto i quali si trovano le decine di migliaia di tonnellate di schifezze accumulate durante le terribili emergenze che flagellarono il Napoletano tra il 2003 e il 2004. «Con questo metodo – spiegano gli operatori della Vibeco – in cinque anni abbiamo smaltito 200mila tonnellate di ecoballe dal sito di Villa Literno». Ci vorrà un anno per svuotare il sito di Acerra. I mercantili impiegano dodici giorni a giungere nel nord Europa passando per Gibilterra. 

Soddisfatta la Regione. «Con la rimozione delle 49mila tonnellate di Acerra – commenta Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta regionale con delega all’Ambiente - si può dire conclusa la prima filiera di rimozione di un milione di tonnellate di ecoballe. Il nostro programma comprende la rimozione di tutte le 4.200.000 tonnellate di ecoballe. Oltre alla prima filiera di un milione di tonnellate, dedicata al trattamento fuori regione, se ne prevedono altre due».

Bonavitacola spiega che le restanti tonnellate (tre milioni e 200mila) saranno trattate nei due impianti che la Regione ha realizzato a Caivano (2 milioni e 400mila tonnellate) e a Giugliano (800mila tonnellate). «L’impianto di Caivano – aggiunge il vicepresidente della Regione - è già attivo e ha consentito di ridurre di un terzo la sanzione Ue di 120mila euro al giorno». Il 4 novembre a Giugliano ci sarà un sopralluogo dell’Istituto superiore per l’Ambiente propedeutico all’attivazione dell’impianto che consentirà di ridurre di un altro terzo la multa. Oltre a quello di Acerra sono già quindici i siti liberati dalle ecoballe: Giugliano, Avellino, Marcianise, Casalduni, Eboli, Marigliano, Caivano, Capua, Benevento, Nocera Inferiore e Battipaglia. In fase di ultimazione lo sgombero del sito di Persano. Dal grande sito di Masseria del Re, a Giugliano, sono state rimosse circa 120mila tonnellate di ecoballe, 210mila quelle eliminate da Villa Literno. «Un programma poderoso – conclude Bonavitacola - che va avanti senza sosta nonostante le difficoltà di una critica congiuntura internazionale».

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Il Mattino