«Madame, regardè qua. Guard' che bell' rob'. Questo è taleqquale a Pandora, mi date cenqu'eurò e fate bella figura», La turista...
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Niente venditori sul lungomare e lungo i decumani, a piazza Garibaldi e davanti al Maschio Angioino, a piazza dei Martiri e a Porta Capuana: una rivoluzione per la città che s'è ubriacata di visitatori nei giorni di Pasqua e che, finalmente, ha deciso di accogliere i turisti in maniera decente, liberandoli dall'assalto dei venditori. Ma dalla porzione di città che doveva essere liberata, i venditori sono realmente andati via? Siamo andati a controllare e siamo costretti a darvi una brutta notizia: quell'ordinanza ha fatto il solletico agli ambulanti, regolari e abusivi, che sono allegramente al loro posto proprio nel mezzo del marasma di visitatori che anche in questo fine settimana sta travolgendo la città. In realtà l'ordinanza, varata ufficialmente il 5 maggio, sarebbe stata in vigore già nello scorso week end, però abbiamo pensato che era passata solo qualche ora dall'ufficializzazione e che sarebbe stato scorretto andare a verificare già in quella data. Oggi, però, a quasi dieci giorni dalla pubblicazione, pensavamo che il meccanismo fosse già rodato. Ci sbagliavamo.
Città divisa in quattro quadranti per una verifica rapida e complessiva, partenza nella tarda mattinata e rientro nel pomeriggio per raggiungere, con pazienza, ogni luogo stabilito. Inizio dal Vomero dove piazza Vanvitelli è totalmente inibita e la zona intono a piazza degli Artisti sarebbe aperta solo ai venditori di oggetti dell'artigianato locale. A piazza Vanvitelli non c'è nessuno, nell'altra zona vietata della collina, invece, i venditori che incrociamo sono almeno una decina: quasi tutti abusivi, tutti con banchetti di fortuna pieni di cover per i cellulari e chincaglieria varia. Di artigianato locale nemmeno l'ombra. Come inizio non c'è male.
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Il Mattino