Ambulanti a Napoli, il divieto che nessuno rispetta

Ambulanti a Napoli, il divieto che nessuno rispetta
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«Madame, regardè qua. Guard' che bell' rob'. Questo è taleqquale a Pandora, mi date cenqu'eurò e fate bella figura», La turista è affascinata. Prende due bracciali simil-Pandora, lascia dieci euro e si allontana felice. Via dei Tribunali, controra di un sabato che pare già agosto. In quella zona il Comune avrebbe vietato la vendita ambulante ma la bancarella sta piazzata ai margini del decumano e nessuno va a disturbare gli affari. Che succede? Proviamo a spiegarvelo. C'è un'ordinanza comunale varata poco più di una settimana fa che tuona: «Via gli ambulanti dalle zone turistiche e commerciali della città».



Niente venditori sul lungomare e lungo i decumani, a piazza Garibaldi e davanti al Maschio Angioino, a piazza dei Martiri e a Porta Capuana: una rivoluzione per la città che s'è ubriacata di visitatori nei giorni di Pasqua e che, finalmente, ha deciso di accogliere i turisti in maniera decente, liberandoli dall'assalto dei venditori. Ma dalla porzione di città che doveva essere liberata, i venditori sono realmente andati via? Siamo andati a controllare e siamo costretti a darvi una brutta notizia: quell'ordinanza ha fatto il solletico agli ambulanti, regolari e abusivi, che sono allegramente al loro posto proprio nel mezzo del marasma di visitatori che anche in questo fine settimana sta travolgendo la città. In realtà l'ordinanza, varata ufficialmente il 5 maggio, sarebbe stata in vigore già nello scorso week end, però abbiamo pensato che era passata solo qualche ora dall'ufficializzazione e che sarebbe stato scorretto andare a verificare già in quella data. Oggi, però, a quasi dieci giorni dalla pubblicazione, pensavamo che il meccanismo fosse già rodato. Ci sbagliavamo.


Città divisa in quattro quadranti per una verifica rapida e complessiva, partenza nella tarda mattinata e rientro nel pomeriggio per raggiungere, con pazienza, ogni luogo stabilito. Inizio dal Vomero dove piazza Vanvitelli è totalmente inibita e la zona intono a piazza degli Artisti sarebbe aperta solo ai venditori di oggetti dell'artigianato locale. A piazza Vanvitelli non c'è nessuno, nell'altra zona vietata della collina, invece, i venditori che incrociamo sono almeno una decina: quasi tutti abusivi, tutti con banchetti di fortuna pieni di cover per i cellulari e chincaglieria varia. Di artigianato locale nemmeno l'ombra. Come inizio non c'è male.


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