Nuovi esuberi a partire da ottobre, fino a circa un centinaio oltre ai 194 già previsti dallo stato di crisi, un'altra stretta alla cinghia su sprechi e lotta...
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Il Comune cambia marcia sui trasporti. Il piano di risanamento Anm dell'ex amministratore Ramaglia non basta più. Ci sono 15 milioni in meno tra le entrate in bilancio da recuperare nei prossimi tre anni. Il Comune contava di spuntarli alla Regione, ma non arriveranno. Tutto da rifare.
Intanto, ieri la giunta ha approvato la delibera per l'aumento degli abbonamenti per la sosta sulle strisce blu da 10 fino a 150 euro, in base all'Isee, il trasferimento ad Anm di 3,5 milioni dalla Regione per l'adeguamento dei contratti 2011-2012, e l'aumento di capitale con la sottoscrizione delle quote da parte di NapoliHolding.
Ma è già corsa contro il tempo. La prima fase di esuberi andrà chiusa entro il 3 ottobre: 40 prepensionamenti con Naspi, 69 in mobilità verso altre partecipate, 85 da riqualificare come controllori e ausiliari del traffico. Subito dopo scatterà il secondo step delle eccedenze. I numeri sono ancora da definire, ma potrebbero oscillare tra i 50 e i 100. Attualmente in forza ci sono 2.492 unità, di cui circa 70 over 60 e 300 over 55. Gli inidonei sono circa 180, di cui 100 provvisori e 80 definitivi. Altri 4 inidonei sono risultati nelle ultime settimane e sono stati ricollocati presso gli Infopoint. Una prima bozza del piano di Ramaglia prevedeva 650 esuberi, con 100 prepensionamenti in più agli attuali e la cessione di 170 autisti a Ctp. Con l'obiettivo di portare i dipendenti a 2.150 nel 2019.
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Il Mattino