I poliziotti della Sezione Antiterrorismo della Digos hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Potenza a carico...
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L’arresto dello straniero è frutto di una complessa indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, che ha consentito di portare alla luce una capillare attività malavitosa di due clan pakistani per far ottenere i visti d’ingresso in italia e eludere le procedure d’identificazione a cittadini perlopiù pakistani provenienti sia dal paese di origine che dalla Francia .
Gli accordi tra gli immigrati che avevano intenzione di arrivare in Italia o entrare in area Schengen e gli appartenenti al sodalizio criminale, avvenivano in Pakistan. Per entrare in Italia e ottenere un visto di ingresso regolare, per lavoro stagionale ma senza garanzie occupazionali e alloggiative, venivano corrisposti mediamente a persona dai 10.000 ai 12.000 euro.
Anche i cittadini extracomunitari che soggiornavano illegalmente in italia, in Francia e Spagna si rivolgevano ai consociati per trovare datori di lavoro disposti ad avanzare mendaci richieste di “sanatoria” dietro compenso personale dai 5.000 ai 6.000 euro a persona. Inoltre diversi cittadini extracomunitari di nazionalità pakistana domiciliati in Francia e Spagna, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno in Italia, ritornavano nei paesi europei di provenienza per svolgere attività lavorativa.
Il pakistano arrestato a Capodichino è indicato dagli inquirenti quale il promotore e organizzatore in Francia dei viaggi in Italia degli extracomunitari molti dei quali, appena ottenuto fraudolentemente il titolo di soggiorno, ritornavano in Francia .
Jahamgir, che in un primo momento era sfuggito alla cattura, è stato individuato all’aeroporto di Capodichino di rientro dal Pakistan su di un volo proveniente dalla Turchia, grazie all'intensificazione dei controlli antiterrorismo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino