«Tu qui non entri, se non mi dai 5 euro». Venti minuti di paura e tensione per Anna Arenella, titolare dei ristoranti 'O Munaciello e Annarè di piazza del...
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Anna Arenella è un'imprenditrice molto attiva sul territorio. «I parcheggiatori abusivi - dice - purtroppo non sono una novità e siamo abituati a conviverci al centro storico. Ma il problema è soprattutto la sera, quando vanno via i posteggiatori ufficiali, e arrivano quelli extracomunitari, che chiedono 5 euro a macchina a partire dalle 20 e 10 euro dopo la mezzanotte. Si tratta di episodi che si verificano ormai quotidianamente e non so se siano stati denunciati anche da altri proprietari di box. In maggioranza non danno fastidio, a parte chiedere i soldi, ma qualcuno purtroppo si ubriaca e diventa molesto. L'aggressore di domenica in precedenza aveva sempre dato problemi, a causa sua mi ritrovo parcheggiate le auto proprio davanti alle serrande dei miei box, a bloccare sia l'entrata che l'uscita. Abbiamo segnalato più volte la sosta selvaggia in quelle strade alla polizia municipale, ma ci hanno risposto che purtroppo non hanno i carri attrezzi né le ganasce e quindi non possono intervenire per la rimozione».
«Noi napoletani siamo gente accogliente - prosegue Anna - e capiamo che ci possano essere difficoltà. Pagare il parcheggiatore abusivo è già una ingiusta vessazione, ma dover pagare anche per entrare in casa propria è intollerabile. Noi abbiamo chiesto tutte le autorizzazioni per i passi carrai. Paghiamo la tassa al Comune e anche l'illuminazione antistante in strada, che ci costa 70 euro al mese. Ma domenica sera si è superato il limite. Appena ho schiacciato il pulsante del telecomando per avviare l'apertura della serranda elettrica, il parcheggiatore mi ha raggiunto da dietro bloccando l'auto e chiedendomi i soldi. Ho cercato di spiegargli che non glieli avrei dati, perché il posto dove stavo entrando era di mia proprietà. Ma lui mi ha aggredita, cominciando a spintonarmi, aggrappandosi addosso, minacciandomi di pagarlo perché non mi avrebbe fatto entrare. Allora ho cominciato a gridare, ho chiuso i ragazzi in auto e mi sono rifugiata nel box, chiudendo la porta. Poi ho chiamato la polizia. Quando sono arrivati, il posteggiatore era ancora lì a chiedere soldi ad altri automobilisti. Con i precedenti che ha, mi chiedo come faccia a stare ancora in Italia. Installeremo le telecamere, ma non so se ci terremo il garage o lo venderemo, perché qui è a rischio la vita». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino