Questa mattina oltre 150 finanzieri del comando provinciale di Napoli stanno dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su...
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Tra i principali esponenti dell'organizzazione sgominata oggi c'è Ciro Capasso ritenuto vicino al clan camorristico dei Scissionisti nonché all'ala economica dei Contini. La sua famiglia, al pari di altri cinque nuclei familiari dei soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari, è risultata beneficiaria del reddito di cittadinanza. Tra i sequestri, anche le società di gestione del noto ristorante Tufò di Napoli. Capasso, che negli anni ha operato a favore dei clan come vero e proprio broker del narcotraffico, dopo aver subito una grave crisi finanziaria - superata grazie alla sua compagna che intermediò con i clan per dilazionare un debito di 1 milione di euro in seguito a un sequestro di droga - e dopo essere tornato in libertà, negli anni è riuscito a riprendere a pieno regime la sua attività investendo parte dei suoi guadagni nel settore della ristorazione. Proprio all'interno di uno dei locali in gestione, la trattoria-gourmet Tufò in via Posillipo si sono tenute alcune riunioni tra Capasso, il figlio Antonio e altri membri dell'associazione finalizzate a concordare l'acquisto di considerevoli quantitativi di cocaina. Durante uno degli incontri monitorati dagli esperti del Gico, era presente Rosario Lumia il quale dopo qualche giorno, nel 2018, fu arrestato per aver nascosto nella sua auto oltre 33 kg di cocaina; nella sua abitazione furono sequestrati anche oltre 200mula euro in contanti, 14mila dollari statunitensi e tre orologi di russo. Nei confronti degli indagati è stato eseguito anche il sequestro di 7 società, immobili, 13 veicoli e 68 rapporti finanziari. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino