È un inizio di anno scolastico nel caos. Con i problemi di sempre mai risolti, qualche cattedra ancora da sistemare e il sostegno che rappresenta il buco nero che inghiotte...
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Il 2017/2018 è però già da considerarsi l'anno nero per gli asili nido, da sempre il settore gestito con maggiore sofferenza dal Comune di Napoli che continua a non offrire servizi per i bambini dagli zero ai tre anni, sebbene il governo abbia investito milioni di euro per permettere di aprire le strutture con i fondi ministeriali Pac (Piano di azione coesione) e dovrebbero aprirne ancora delle altre nei prossimi mesi. Il problema è che le strutture Pac aprono, si avviano con le varie cooperative, ma i cavilli burocratici legati ai finanziamenti e a nuove gare da bandire portano via tempo prezioso. A gestire le pratiche sono le Municipalità che, con poco personale a disposizione, non riescono a programmare in tempo le istanze dei nuovi riparti o perfino a nominare la commissione di gara. Ritardi che si ripercuotono solo ed esclusivamente sulle famiglie che su questi asili fanno affidamento.
Su 8 strutture con fondi Pac soltanto una ha aperto il 4 settembre: si tratta de Il Cucciolo all'Arenella, che garantirà il servizio fino alla scadenza prevista per fine ottobre. Da novembre in poi, se la gara non andrà avanti, potrebbe saltare la continuità e i bimbi sarebbero costretti a restare a casa. Tutte le altre invece sono chiuse, pur essendoci le graduatorie ufficiali pubblicate sul sito del Comune di Napoli.
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Il Mattino