Ottanta famiglie di ragazzi autistici tra gli 11 e i 26 anni rischiano di trovarsi senza assistenza. Il Centro Serapide di Pozzuoli rischia la infatti la chiusura che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Al centro Serapide, riferiscono i vertici della struttura, il nuovo direttore sanitario della ASL Napoli 2 Nord, Antonio D'Amore non ha firmato il rinnovo del contratto per far proseguire le attività, motivando il rifiuto con la necessità di trasparenza per rivalutare le condizioni reali degli assistiti e i costi. «Il bisogno di verifiche - spiega Luca Lubrano, amministratore unico del Centro Serapide - non può corrispondere il blocco di un centro, l'unico di una zona molto vasta, che in tre anni ha seguito con terapie individuali circa 60 autistici adolescenti e adulti, coinvolgendoli in attività e progetti di inserimento nel mondo del lavoro».
I vertici del centro hanno chiesto un incontro con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca per essere ascoltati e per trovare insieme una soluzione. Nel Centro Serapide, si legge in una nota, gli autistici sono in regime di semiconvitto e studiano ortocultura, cucina, partecipano a stage formativi per pizzaioli, effettuano volontariato presso associazioni, sono inseriti in laboratori di comunicazione multimediale, giocano a basket e si allenano in piscina. «Ad agosto - spiega ancora Lubrano - il nuovo direttore sanitario della ASL non ha firmato la convenzione che avrebbe permesso agli operatori di continuare il progetto di durata triennale. Il nuovo direttore ne fa una questione legittima di conti e servizi da rivedere, ma nell'attesa gli unici a rimetterci potrebbero essere coloro che hanno messo l'anima in questo progetto. La richiesta di famiglie e operatori, a questo punto, è la convocazione in emergenza di un tavolo di ascolto in Regione Campania».
Intanto dall'Asl fanno sapere che si stanno mettendo in moto per garantire la continuità assistenziale: «Abbiamo avviato - spiega Antonio D'Amore, direttore generale dell'Asl Napoli 2 Nord - un dialogo con le famiglie e con le associazioni dei pazienti già a dicembre, concordando il percorso per una nuova presa in carico degli assistiti.
Il Mattino