Napoli. Autisti denunciano le condizioni precarie dei bus: sospesi

Napoli. Autisti denunciano le condizioni precarie dei bus: sospesi
Due dipendenti dell'Anm di Napoli sono stati sospesi per 10 giorni, e uno per un giorno, avere denunciato le precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare i conducenti...

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Due dipendenti dell'Anm di Napoli sono stati sospesi per 10 giorni, e uno per un giorno, avere denunciato le precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare i conducenti dei bus e a viaggiare i passeggeri: è quanto rende noto un comunicato dell'Usb.


Un provvedimento preso, riporta ancora la nota dell'Usb che cita un passaggio del provvedimento notificato ai dipendenti, «per aver divulgato immagini del materiale aziendale e notizie false e tendenziose, lesive della dignità di Anm su noto social network...». Il riferimento è a un video e alcune dichiarazioni postate su facebook. Con questa azione disciplinare, dice Vincenzo Lucchese dell'Usb Trasporti, diventa «ufficiale il divieto assoluto ai dipendenti Anm di denunciare pubblicamente le deficienze aziendali e cercare di salvaguardare i viaggiatori». «Sono molto amareggiato, - conclude Lucchese - con l'elezione di de Magistris eravamo stati in tanti a cullare l'illusione che le cose potessero realmente cambiare». Il provvedimento disciplinare dell'Anm (Azienda Napoletana Mobilità), società dei trasporti del Comune di Napoli, è stato preso in virtù di una normativa entrata in vigore nel 1931. I lavoratori sospesi dal servizio potranno presentare ricorso e l'azienda ha indetto, di recente, una gara per rinnovare i propri mezzi.


«L'Azienda Napoletana Mobilità nel sospendere i lavoratori si è limitata ad utilizzare le sanzioni disciplinari previste dalla legge». Così, in una nota, l'amministratore unico di Anm, Alberto Ramaglia. « una sua prerogativa - continua Ramaglia - alla quale si è limitata a fare ricorso». «A questo si aggiunga il mancato rispetto del codice etico aziendale che, in più parti - spiega l' amministratore unico - sottolinea il 'patto fiduciario' implicito che intercorre tra il lavoratore e l'azienda. Ci saremmo aspettati, per questo, il ricorso a canali istituzionali interni per affrontare le problematiche aziendali invece si è scelto di utilizzare la diffamazione sui canali pubblici, in particolare con la pubblicazione di video». «L'Anm - continua Ramaglia - è consapevole delle difficoltà che affliggono il servizio e i lavoratori in questo particolare momento storico e per questo sta lavorando per garantire, al netto delle risorse, un servizio alla città dignitoso e svolto in sicurezza». «È ormai nota - ricorda l'amministratore unico di Anm - la gara europea che ci permetterà di rinnovare una prima parte del parco mezzi di superficie con l' acquisto di 60 nuovi autobus e di 10 nuovi treni per la linea 1 della metropolitana. Questi sono fatti concreti che unitamente a tanti altri interventi di tipo strutturale previsti dal piano industriale della neonata azienda unica di trasporto ANM, costituiscono segnali incontrovertibili dell'impegno di questa amministrazione e non permettiamo a nessuno di far passare messaggi diffamanti e fuorvianti della realtà».
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Il Mattino