Napoli, mancano i vigilantes: babygang assalta la metro Vanvitelli

Napoli, mancano i vigilantes: babygang assalta la metro Vanvitelli
Raid dei vandali, sabato sera, alla stazione Vanvitelli della Linea 1 del metrò. Tra folla e ressa, un gruppo di ragazzini manomette porte e freni di emergenza del treno...

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Raid dei vandali, sabato sera, alla stazione Vanvitelli della Linea 1 del metrò. Tra folla e ressa, un gruppo di ragazzini manomette porte e freni di emergenza del treno delle 22, uno di quelli più affollati per il rientro. Aggredito verbalmente anche il macchinista che era intervenuto per cercare di riparare le porte e far ripartire il convoglio. A causa del blocco e della grande calca che si era creata alle banchine, la Centrale Operativa del Metrò Anm è stata costretta ad interrompere la circolazione per motivi di sicurezza sull'intera tratta per quasi un'ora. Soltanto dopo l'intervento delle forze dell'ordine si è riusciti a riprendere il servizio e a garantire l'ultima corsa delle 23,10, qualche minuto dopo l'orario di chiusura normale. «Si tratta - denunciano i sindacati - dell'ennesima scorribanda di babygang sul metrò che si registra ormai tutte le settimane nelle serate della movida». E lanciano l'accusa: «A causa dei tagli alla vigilanza interna, sabato sera, la stazione Vantivelli era senza controlli. Solo l'intervento della polizia e dei carabinieri è riuscito a riportare la calma». Caos e ressa anche alla Stazione Quattro Giornate. Intanto il 28 settembre ci sarà lo sciopero di 24 ore di metro, bus e funicolari proclamato da Orsa, Usb e Faisa Confail sulla crisi aziendale.

 
«Poco dopo le 22 racconta Fabio Cuomo (Orsa) un gruppo di giovani vandali ha manomesso le porte del treno che era in partenza alla Stazione Vanvitelli, danneggiando anche le leve dei freni di emergenza. Il convoglio, allora, è stato fermato. È intervenuto il macchinista che ha provato a riparare le porte, ma i vandali gliel'hanno impedito, aggredendolo verbalmente. Sono state allora allertate le forze dell'ordine. Mentre la Centrale Operativa ha diffuso l'annuncio che la circolazione era interrotta su tutta la tratta metropolitana. Il servizio è ripreso verso le 23,10, pochi minuti dopo l'orario di chiusura. Le forze dell'ordine hanno identificato delle persone. Da mesi, ormai, le stazioni del metrò sono preda dei raid delle baby gang che il sabato sera terrorizzano passeggeri e personale anche con incursioni violente. In più di un'occasione è stato necessario l'intervento dell'ambulanza del 118. Dopo l'aggressione ad un ragazzo alla stazione di Chiaiano, avvenuta prima dell'estate, le stazioni sono state presidiate per qualche mese. Ma oggi sono sguarnite. A peggiorare la situazione, in estate è stato tagliato anche il servizio di vigilanza armata. Tanto che sabato sera alla stazione Vanvitelli non c'erano i vigilantes. Ci auguriamo che l'amministrazione possa intervenire rafforzando i controlli che hanno un indubbio effetto deterrente su questi balordi».


Per tre anni, dal 2015 al 2018, l'Anm ha affidato la vigilanza armata su stazioni del metrò Linea 1, funicolari, depositi bus alla Security Service, con compiti anche antiterrorismo, anti-vandalo e anti-babygang, e l'ausilio di unità cinofile. L'appalto è scaduto il 31 dicembre scorso. L'Anm a gennaio ha fatto una nuova gara triennale da 8,3 milioni che includeva oltre alla vigilanza armata anche i servizi di guardiania e portierato. Ma a marzo, il Tar ha sospeso la gara in via cautelare su ricorso di una ditta sui requisiti di accesso. L'Anm ha deciso di annullare in autotutela la gara di gennaio. Il 25 luglio ha preparato un altro bando, questa volta solo per la vigilanza. Intanto, la proroga all'attuale affidatario è scaduta il 31 luglio. È stata predisposta una determina di rinnovo di 6 mesi, fino a gennaio 2019, frenata dai servizi di controllo finanziario perché il costo sarebbe maggiore della proroga appena conclusa: 280mila euro al mese invece di 240mila euro. Il motivo è che l'Anm nel corso del 2018 ha ridotto custodi e portieri interni, spostati a fare i controllori o pensionati, rendendo necessario un maggior ricorso all'esterno. Dai 70 custodi del 2015 si è scesi ai 5 di luglio 2018. In totale quest'anno sono stati riqualificati 13 custodi.
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Il Mattino