Napoli, babygang in metropolitana, petizione online dopo il post di una giornalista: «Un poliziotto nei treni e sulle banchine»

Napoli, babygang in metropolitana, petizione online dopo il post di una giornalista: «Un poliziotto nei treni e sulle banchine»
Mancano poche firme per raggiungere il quorum di una petizione lanciata su Change.org dalla giornalista napoletana Paola De Simone dopo ripetute, violente aggressioni verbali e...

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Mancano poche firme per raggiungere il quorum di una petizione lanciata su Change.org dalla giornalista napoletana Paola De Simone dopo ripetute, violente aggressioni verbali e fisiche sulla linea 1 della Metropolitana di Napoli lungo la tratta Garibaldi-Piscinola perpetrate dalle baby gang, soprattutto in orari serali ai danni di passeggeri di ogni età e in special modo minorenni. «Si chiede a tutela dei cittadini e turisti passeggeri l'impiego di un agente di polizia interno al treno in viaggio oltre che sulla banchina durante l'intero orario di esercizio dei mezzi pubblici». La petizione, si legge sul sito, sarà consegnata a Luigi de Magistris, Carmela Pagano e Ciro Maglione.


Soltanto ieri, la giornalista si era lasciata andare a un lungo sfogo su Facebook:  «Una ventina di passeggeri PERBENE, IMPOTENTI e tutti in OSTAGGIO delle provocazioni violente verbali e gestuali (toccavano borse, schiaffeggiavano teste o urtavano con forza alcuni passeggeri, soprattutto i ragazzi citati o chi provava a difenderli) di sei o sette minorenni diretti appunto verso Piscinola». 


«Non ritengo sia accettabile essere letteralmente terrorizzati durante una corsa della metropolitana 1 - ha scritto la De Simone - presa ieri sera intorno alle ore 21 dalla stazione Garibaldi in direzione Piscinola, da una banda di minorenni che hanno preso di mira me che rientravo da due giorni di lavoro fuori Napoli (con treno in ritardo di 190’) e due diciottenni amici di mio figlio incontrati lì per caso, sin dall’attesa alla banchina». E qui inizia il racconto del viaggio, e dell’irruzione nel vagone della gang di minorenni che ha subito preso di mira i passeggeri. «Non c’era, come invece sempre ben presente di giorno, alcun personale di vigilanza o sicurezza. Dalle telecamere avranno visto quello che stava succedendo... ma NULLA. Abbandonati nella nostra corsa-incubo. Una sola giovane donna ha tentato di metterli a posto a parole ma le si sono buttati violentemente addosso. NON È ACCETTABILE VIAGGIARE NEL TERRORE: scesi a Vanvitelli, io, la giovane donna (per il GRAVE DISAGIO costretta a scendere ad una fermata che non era la sua) e un altro passeggero abbiamo segnalato l’emergenza al personale di turno che prontamente ha avvertito la stazione successiva per inviare un agente al treno della metro indicato». Paola sente ancora addosso la paura: «Non vorrei che l’episodio capitasse ad altri, ai nostri figli o alla moltitudine di turisti che finalmente negli ultimi anni ha ripreso coraggio e fiducia nella NOSTRA CITTÀ». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino