Napoli. Da Bagnoli a sanità e cultura: divisi su tutto

Napoli. Da Bagnoli a sanità e cultura: divisi su tutto
Sono passati solo pochi mesi da quando De Luca e de Magistris discutevano (periodicamente) dei problemi da risolvere e delle iniziative da mettere in campo insieme, eppure...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sono passati solo pochi mesi da quando De Luca e de Magistris discutevano (periodicamente) dei problemi da risolvere e delle iniziative da mettere in campo insieme, eppure politicamente sembra trascorsa un'era geologica. Non solo governatore e sindaco non si ritrovano più faccia a faccia davanti a un caffè o a una pizza, ma addirittura quando, per motivi istituzionali, partecipano entrambi ad una manifestazione, a stento si salutano e non si stringono neppure la mano.



Com'è accaduto un mese fa in occasione dello spettacolo di riapertura del teatro Trianon: in quella circostanza il cerimoniale, per motivi precauzionali, decise di prevedere posti a «distanza di sicurezza». Non a caso quella sera il direttore artistico Nino D'Angelo, da sempre supporter sia di De Luca che di de Magistris, li invitò a dialogare e a collaborare. Quell'accorato appello, così come tanti altri, è però caduto nel vuoto. Sì, perché nelle ultime settimane i rapporti tra l'ex pm e l'ex sindaco di Salerno si sono addirittura incancreniti con incomprensioni, scambi d'accuse, polemiche. L'ultima, ironia della sorte, proprio sulla gestione del Trianon: de Magistris ha accusato De Luca di aver «estromesso» il Comune di Napoli e la Città metropolitana dal teatro, «nonostante avessimo faticosamente trovato le risorse - ha spiegato - Un comportamento inaccettabile. De Luca non può fare il padre padrone e decidere che un'altra istituzione non deve far parte del teatro». Rilievi a cui il governatore ha scelto di non replicare direttamente - nelle ultime settimane sta tentando di mantenere un low profile, tanto che nella conferenza stampa di fine anno ha persino elogiato il lavoro dei giornalisti - e infatti a rispondere è stato il presidente del Cda Gianni Pinto che, arrampicandosi un po' sugli specchi, ha preso le difese dell'ex primo cittadino di Salerno. La tensione è salita alle stelle pure sul concertone di Capodanno: in questo caso l'ex pm ha parlato di «un forte intervento della Regione per evitare la diretta Rai, una circostanza - ha aggiunto - che non aiuta i rapporti tra le istituzioni».


Continua a legegre sul Mattino Digital 
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino