Napoli. Bambini che giocano a «Gomorra». Le mamme: a loro piace recitare, non sono tifosi della camorra

 «Basta parlare dei nostri figli dicendo che vogliono imitare i camorristi o che tifano per la malavita». Monica e Luisa sono due delle mamme che protestano...

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 «Basta parlare dei nostri figli dicendo che vogliono imitare i camorristi o che tifano per la malavita». Monica e Luisa sono due delle mamme che protestano insieme agli altri genitori dei giovanissimi napoletani filmati a loro insaputa e pubblicati sul sito Dagospia mentre giocavano a Gomorra in un vicoletto dietro piazza Dante. «Siamo preoccupati che tutto questo parlare in negativo di un semplice gioco possa condizionare i nostri ragazzi- dicono i parenti degli aspiranti baby attori- in fondo quello che fanno è esprimere la loro passione per la recitazione perché hanno scoperto di divertirsi molto a recitare e si leggono e studiano dei copioni proprio come nei veri film». Quello su cui puntano il dito mamme e papà è «il fatto che sia stato associato un gioco a dei valori negativi- insistono- mentre i ragazzini riproducono semplicemente dei personaggi ma hanno delle famiglie dietro che li seguono e li indirizzano per la buona strada».


C’è anche chi pensa che quel gioco che in realtà ha regole ben precise e dirette da Angelo, il 12enne baby regista che indirizza tutti gli amichetti e li sottopone delle vere sceneggiature scritte su un quadernetto, potrebbe essere una chance. «I nostri figli recitano bene e questo gioco potrebbe diventare un giorno il loro futuro lavoro- dice Peppe, padre di uno dei baby aspiranti attori ed ex detenuto che oggi si guadagna da vivere con un lavoro onesto- viviamo in una città difficile con poche opportunità per i nostri ragazzi e questa potrebbe essere la loro occasione per essere notati da qualche casa di produzione cinematografica». Polemiche a parte, anche oggi pomeriggio i ‘bambini di Gomorra’ lì in vicolo Carceri San Felice pronti a recitare al grido ‘Ciack si gira’ di Angelo.


 
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Il Mattino