Il documento di bilancio del Comune di Napoli approvato a 14 minuti dalla scadenza è embargato fino a lunedì e riceverà l'ok definitivo qualche giorno...
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Pesano come un macigno sul bilancio il pignoramento Cr8, dell’epoca post-terremoto, per il quale è stato previsto un fondo di 81 milioni, che dovranno essere riconosciuti come debiti fuori bilancio (27 milioni l’anno, per tre anni), 40 milioni per oneri non versati per lo smaltimento rifiuti dell’epoca commissariale, debiti fuori bilancio vari per circa 50 milioni. Sullo sfondo ci sono poi le ditte che aspettano da settembre 2015 le liquidazioni degli atti di spesa (per servizi indispensabili e non), per un ammontare di 264 milioni.
A pagare tutto questo saranno i cittadini napoletani, che si vedranno svuotare le tasche da aliquote al massimo (a causa dell’adesione al decreto dei Comuni in predissesto), dal dimezzamento dell’esenzione dell’Irpef, dall’aumento del trasporto pubblico locale, nonostante la qualità del servizio rimarrà invariata, dall’aumento del 10% del Cosap, canone occupazione suolo pubblico, che colpirà ristoratori, i bistrot e i bar. Anche i turisti contribuiranno alla copertura del deficit del Comune, visto l’aumento della tassa di soggiorno di 50 centesimi. Tutti provvedimenti già approvati in via definitiva dal Consiglio comunale. Si tratta di un documento finanziario tutto lacrime e sangue, che nei fatti contribuirà a coprire la spesa netta dell’Ente: acqua, luce, gas e bollette Leggi l'articolo completo su
Il Mattino