Blitz al Loreto Mare, tensioni e applausi nell'ospedale dello scandalo

C'è chi si dice «sbalordito», come un sindacalista della Cgil, chi punta sui distinguo, come il direttore generale della Asl, chi rifiuta ogni commento,...

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C'è chi si dice «sbalordito», come un sindacalista della Cgil, chi punta sui distinguo, come il direttore generale della Asl, chi rifiuta ogni commento, come il direttore sanitario, e chi applaude, come un cinquantenne che da due settimane aspetta che la moglie venga ricoverata per un'ernia del disco.


All'ospedale Loreto Mare di Napoli, dove nella notte tra il 23 ed il 24 febbraio è scattato il blitz antiassenteismo dei carabinieri (55 arresti, 94 indagati) è una giornata ad alta tensione. Si comincia al mattino, quando alcuni infermieri che dovevano smontare alle 8 sono costretti a restare fino alle 9.30 per i vuoti aperti dagli arresti. Vengono chiamati in servizio alcuni fuori turno, ci sono proteste. Problemi anche nel reparto radiologia ed in amministrazione. Un operatore della Rai viene invitato a non riprendere le barelle destinate ai pazienti in sovrannumero al terzo piano dell'ospedale. Il direttore sanitario, Mariella Corvino, che rifiuta ogni commento ai giornalisti, poco prima delle 13 va in giro per i reparti in un clima carico di tensione.
 
Il direttore generale della Asl Napoli 1, Elia Abbondante, affronta la stampa e pianta subito paletti: «Sono in carica dal luglio 2016, l' inchiesta si riferisce al 2014-2015». E il direttore sanitario, che ha ricoperto incarichi a più riprese al Loreto Mare? «Anche lei è stata direttore sanitario dal 2016». Possibile che non ci sia stata nessuna segnalazione, con 94 indagati? «L'assenteismo avveniva nei rispettivi turni di lavoro, non simultaneamente. Il Loreto Mare ha 800 dipendenti». Ci saranno provvedimenti amministrativi? «Non ho ricevuto nessuna comunicazione dalla magistratura. Debbo leggere gli atti, poi deciderò. In ogni caso, la legge Madia non si applica a fatti precedenti alla sua approvazione. Il Consiglio di disciplina potrà decidere una eventuale sospensione dal servizio e riduzione dello stipendio, oppure attendere la sentenza della magistratura», conclude il manager della Asl.
 

Ma le «voci di dentro» dell'ospedale parlano di una complicità diffusa sull'assenteismo. «Certo che si sapeva - dice C., anziano infermiere - i sindacati sono sbalorditi? E che dovrebbero dire, ci sono anche loro dentro. Non voglio fare di tutta l'erba un fascio - aggiunge - qui c'è gente che lavora seriamente e si prende cura degli ammalati, ma questo ospedale è in via di smobilitazione, da quando hanno deciso la costruzione dell'Ospedale del Mare, dove funzionano solo alcuni ambulatori e che comunque non potrà risolvere la crisi del sistema sanitario in Campania. Intanto qui funziona solo una Tac da campo e la risonanza magnetica non l'abbiamo mai avuta». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino