Stop ai posti a scacchiera sui mezzi pubblici, sui taxi, sugli Ncc e sui bus turistici. La svolta è arrivata nella tarda sera di venerdì con l’ordinanza...
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Fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina sui mezzi pubblici spariranno tutti gli adesivi finora posti su bus e metropolitane che imponevano la distanza di oltre un metro a bordo per garantire il distanziamento sociale. Norme, ora che è tutto aperto, che di fatto stridono con le regole ancora stringenti e che non eviteranno con molta probabilità quelle che sono le esigenze dei cittadini che in alcuni casi, come per la navetta istituita in sostituzione della funicolare di Mergellina, devono attendere 45 minuti prima di salire sui bus, proprio per la mancanza di posti. Ora si vedrà come andrà la prossima settimana. L’Anm sta effettuando una valutazione di opportunità per i posti in piedi. Si dovrebbe comunque avere una capienza tra posti a sedere e in piedi pari al 60%. Per quanto riguarda la metropolitana invece in termini numerici cambia poco. In sostanza si guadagnano appena 15 posti a vagone: si passa dagli attuali 240 a 300 per treno, con una capienza dunque pari al 35% dal momento che ogni treno può portare 840 passeggeri. Diverso il discorso per i treni regionali, metro linea 2 compresa dove, invece, i vagoni potranno riempirsi. Sicuramente un passo in avanti ma le aziende si aspettavano qualcosa di più. Da domani, intanto, riaprono due tornelli a Chiaiano, Piscinola e Garibaldi in modo da far defluire più passeggeri e ridurre le code anche se il filtro, va detto, ha portato l’evasione del ticket quasi a zero.
È uno dei settori che ha sofferto di più dall’inizio del lockdown ad oggi, misure troppo stringenti anche dopo la libera circolazioni, posti limitati a bordo ma soprattutto il crollo dei turisti ha portato il settore al collasso. Tanto che la Regione ha accolto il grido d’allarme della categoria ed ha dato l’ok all’erogazione di un aiuto pari a circa 2mila euro (il bando per le domande è stato pubblicato qualche giorno fa), anche per le vetture con conducente, per risollevare centinaia di famiglie. Le misure alternative messe in campo, come la tariffa Covid all’interno dello stesso quartiere, pur essendo in via sperimentale non hanno sortito gli effetti sperati. Ora, invece, con le nuove regole, in taxi si potrà viaggiare a pieno regime. Stop alle limitazioni, potranno salire fino a quattro persone anche se non fanno parte dello stesso nucleo familiare come era stato imposto prima. Una boccata di ossigeno ora che si spera la bella stagione estiva faccia arrivare nuovamente i vacanzieri in città. Lo stesso discorso vale per i pullman turistici, un conto è mettersi in marcia a posti dimezzati, un conto è partire verso le località con il mezzo pieno. C’è solo da attendere fino a giovedì prossimo anche per dare a tutti il tempo di organizzarsi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino