La soluzione per gli studenti di Posillipo, Chiaia e San Ferdinando arriva dal presidente Francesco de Giovanni. Ieri c'è stato Consiglio nel parlamentino con...
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La gara d'appalto della refezione scolastica è bloccata sulla Municipalità 1 per motivi burocratici evidenziati dalla Commissione gara soltanto il 28 dicembre scorso. Il mese precedente, infatti, il carteggio tra Commissione e Rup dava il via libera alla ditta Sodexo per questa Municipalità che nell'ordine delle assegnazioni è l'ultima poiché quella con il numero inferiore di numero di pasti, quindi poco appetibile per le ditte. Queste infatti da regolamento possono partecipare alle gare di tutti e dieci i lotti ma accettarne solo uno. Il problema è sorto dopo che alla Municipalità 3, dove la ditta Capital risultava vincitrice, sono arrivate le giustificazioni avendo l'azienda presentato un'offerta al ribasso anomala (com'è successo a quasi tutte le ditte vincitrici). Il Rup non le ha ritenute accettabili e quindi ha rifiutato la ditta, che è diventata quindi vincitrice nella Municipalità 1, venendo prima della Sodexo. Il pasticcio è esploso solo un mese dopo, ma il presidente de Giovanni insiste che la soluzione l'avevano trovata immediatamente con «un'assegnazione provvisoria, di cui ci saremmo presi ogni responsabilità, per partire il 7 gennaio con la mensa». Opzione però rifiutata dalla Commissione gara che voleva ricevere le giustificazioni per la questione della Terza Municipalità.
Il presidente de Giovanni si è quindi trovato di fronte una strada senza uscita, con tempi di attesa lunghi per la riattivazione del servizio. La ditta Capital, infatti, ha a disposizione 15 giorni «per presentare di nuovo le giustificazioni già bocciate. È quindi probabile che non le presenterà affatto». Allo scadere del 17 gennaio, si potrà procedere nell'ordine e tornare così alla Sodexo, che per fortuna non dovrà consegnare giustificazioni poiché non ha presentato offerte anomale. «I tempi però restano lunghi, credo che dal 28 gennaio potremmo riprendere con la refezione scolastica». L'autorizzazione del pasto da casa, che soltanto i dirigenti scolastici possono approvare, è quindi la soluzione a un problema creato dalla burocrazia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino