Napoli: talassemico positivo al Covid, trasfusione salvavita a domicilio

Napoli: talassemico positivo al Covid, trasfusione salvavita a domicilio
Era andato in ospedale per ricevere una trasfusione di sangue e lì ha scoperto di essere positivo al Covid-19. L'uomo, talassemico, è stato assistito...

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Era andato in ospedale per ricevere una trasfusione di sangue e lì ha scoperto di essere positivo al Covid-19. L'uomo, talassemico, è stato assistito direttamente a casa dove ha ricevuto una trasfusione salvavita. È accaduto a Napoli, dove il paziente è stato preso in cura dall'Ospedale Cardarelli e dalla Asl Napoli 1 centro. «Un ottimo esempio di integrazione ospedale territorio - hanno affermato in una nota congiunta Giuseppe Longo e Ciro Verdoliva, rispettivamente direttore generale del Cardarelli e della Asl Napoli 1 Centro - Questa vicenda è stata un test per le nostre aziende, che hanno dimostrato di saper sfruttare al meglio tecnologie e competenze per garantire una presa in carico globale dei pazienti».


Lo scorso lunedì, l'uomo, che vive nel quartiere di Secondigliano, affetto da una forma di talassemia che lo rende dipendente da continue trasfusioni, si è recato in ospedale ed è stato sottoposto, come da prassi, al test anti Covid che precede l'ingresso in ospedale. L'esito, però, stavolta, ha indicato che l'uomo era stato contagiato. Il risultato positivo al test ha fatto scattare le misure di contenimento per impedire un potenziale contagio a catena. Posto in isolamento fiduciario, l'uomo non si sarebbe potuto sottoporre in sicurezza alla trasfusione. L'Unità operativa semplice dipartimentale Malattie rare del globulo rosso del Cardarelli, diretta da Aldo Filosa, coordinata con l'Unità Operativa Complessa Programmazione Attività Assistenza Primaria, diretta da Pasquale Izzo, ha provveduto a effettuare la trasfusione a casa del paziente.


In contatto con il personale del Cardarelli, gli operatori della Asl Napoli 1 Centro hanno prelevato le sacche di sangue preparate ad hoc per il paziente e sono intervenuti a domicilio per la trasfusione. Un intervento reso complesso dalle ingombranti tute di isolamento che il personale Asl ha dovuto indossare vista la positività al Covid del paziente e sviluppatosi con la video partecipazione dei medici del Cardarelli. Completata la trasfusione il paziente resta ora in quarantena, in attesa di potersi sottoporre ai prossimi test per verificare lo stato della malattia da Covid-19.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino