Napoli, degrado alla stazione centrale: Food Hall invasa dai clochard

Napoli, degrado alla stazione centrale: Food Hall invasa dai clochard
Il decoro quasi ritrovato alla Galleria Umberto I, il degrado che avanza nella nuovissima Food Hall della stazione centrale. Sono 15 i negozi inaugurati a ottobre a ridosso dei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il decoro quasi ritrovato alla Galleria Umberto I, il degrado che avanza nella nuovissima Food Hall della stazione centrale. Sono 15 i negozi inaugurati a ottobre a ridosso dei binari di piazza Garibaldi. Il rilancio, a colpo d'occhio, non è in discussione: vetrine eleganti, ambienti puliti e attività varie, spesso brand importanti della gastronomia partenopea. Ma le ombre non mancano. Sono principalmente due, a sentire i commercianti: «I senza dimora» e «l'assenza di passeggio, dal momento che i treni dell'alta velocità arrivano dal lato opposto rispetto a quello della Food Hall», che è affacciata su corso Novara, e non su piazza Garibaldi. Per martedì il Comune annuncia un primo intervento. 

A raccontarci come sta procedendo il progetto Food Hall sono alcuni dei commercianti. «La Food Hall è stata impostata abbastanza bene, dà lavoro a tante persone - spiega Raffaele Ferrieri, titolare del marchio il Vero Bar del Professore - Abbiamo dimostrato che anche a Napoli sappiamo fare certe cose. C'è però una criticità: vanno sistemati arrivi e partenze. L'alta velocità arriva dal lato opposto a quello dove insiste la hall. E proprio dall'alta velocità arrivano i passeggeri che potrebbero essere un target di riferimento. E poi all'ingresso di corso Novara ci sono decine di clochard con i loro vari materassi, nel pieno della mattina. Il Comune dovrebbe operare qui come fatto in Galleria, facendo in modo che i senza dimora in pieno giorno non siano lì. Da parte mia sarei ben lieto di contribuire alle spese per i nuovi alloggi per gli homeless. Gli affari alla Hall non vanno diversamente da quelli nel resto della città. Siamo in ripresa, ma non siamo ancora usciti dalla crisi». «Luci e ombre, finora - racconta Ferdinando Femiano, direttore generale di Scaturchio - L'operazione di riqualificazione è stata importante, ma è avvenuta in un momento difficile in cui il Covid non ha aiutato. Abbiamo aperto a ottobre e a gennaio sono già arrivate le prime crepe. Gli homeless a corso Novara fanno il bello e il cattivo tempo, e questo va spesso a invalidare il piano di rilancio che è stato proposto. Di mattina, quando apriamo, abbiamo difficoltà: spesso troviamo i passaggi ostruiti per salire nella hall. Grandi Stazioni lavora bene, ma di sera è capitato che siano entrati nella hall e le tensioni non sono mancate, per il personale presente lì. C'è poco passeggio, perché la segnaletica non basta e l'Alta Velocità arriva da un'altra parte. Siamo pronti a partecipare alle spese per aumentare la sicurezza e valorizzare l'area esterna su corso Novara. Il Comune e Grandi Stazioni, però, cerchino di non vanificare il tutto ed eliminino il degrado».

Piazza Garibaldi, riconsegnata da poco dopo milioni di investimenti e anni di cantieri, non è però diventata quello che poteva essere. L'illegalità, lo spaccio, la prostituzione, qui di notte sono ancora padroni. L'esercito di senza dimora che abita la zona è solo la punta di un iceberg più imponente. Sono due le anime in lotta, in questa fetta cruciale di città: questa appena descritta e quella del rilancio dell'indotto commerciale e delle attività che abbiano appeal per i turisti, come la Galleria Commerciale della Linea 1 e la Food Hall di cui abbiamo parlato in precedenza. Entrambe operazioni che hanno aggiunto decoro alla zona. Il Comune, in ogni caso, sta per muoversi. «Da martedì interverremo come alla Umberto I anche a piazza Garibaldi - spiega l'assessore alle Politiche Sociali, Luca Trapanese - Ci sarà un'operazione coordinata tra Asìa, Polizia municipale e Comune. Ma il problema sarà di soluzione più difficile rispetto alla Umberto I. I senza dimora di piazza Garibaldi sono di più e hanno storie anche più complicate. Stiamo lavorando in concerto con Università, associazioni e Drop-In, una realtà di Porta Nolana che si occupa di dipendenze e unisce Asl e sociale. Ci stiamo impegnando al massimo per creare strutture e offrire risposte che rimangano nel tempo per gli homeless sul territorio. Abbiamo finanziato due centri diurni e due unità di strada per 500mila euro. I centri diurni sono più importanti dei dormitori per il recupero dei fragili». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino