Centro direzionale di Napoli, i cinque saggi: «Qui edifici smart e aree verdi»

Centro direzionale di Napoli, i cinque saggi: «Qui edifici smart e aree verdi»
Eccoli i nomi degli esperti che hanno dato vita al workshop chiamati dal Comune, per loro un gettone di 1000 euro per i lavori durati tre giorni. È tutto scritto nella...

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Eccoli i nomi degli esperti che hanno dato vita al workshop chiamati dal Comune, per loro un gettone di 1000 euro per i lavori durati tre giorni. È tutto scritto nella determina del Comune, l’Area urbanistica, firmata dai dirigenti Andrea Ceudech e Paola Cerotto. Si tratta di Alessandro Balducci, Paola Pucci, Ezio Micelli, Francesco Musco e Marco Stringa tutti provenienti dal Politecnico di Milano e dallo Iuav acronimo che sta per Istituto universitario di architettura di Venezia. Sono loro che hanno partecipato al workshop «Idee per il futuro di Napoli Orientale», che si è tenuto il 14, 15 e 16 settembre. Il loro compito qual è? «La redazione di un documento finale concernente lo sviluppo delle aree degradate da riqualificare comprese nei piani attuativi nell’ambito 10 centro direzionale e 12 Gianturco di cui alla variante del Prg» acronimo che sta per Piano regolatore generale lo strumento urbanistico per definizione. Con i 5 esperti la vicesindaca e assessore all’Urbanistica Laura Lieto e l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza entrambi docenti alla Federico II la prima alla Facoltà di Architettura il secondo a Ingegneria. 

Chi sono i 5 saggi che devono disegnare il nuovo modello di sviluppo dell’area est e del Centro direzionale? Alessandro Balducci, esperto in coordinamento e strategia; tecnica e pianificazione urbanistica. Docente al Politecnico di Milano. Sul suo sito personale Balducci racconta qual è la sua mission: «Sono laureato in Architettura con un Dottorato in Pianificazione Territoriale, sono Ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica al Politecnico di Milano, dove insegno e sono membro del collegio del Dottorato Internazionale in “Urban Planning, Design and Policy”. Sono stato il fondatore e il primo presidente di Urban@it Centro Nazionale di studi per le Politiche Urbane. Sono stato Prorettore Vicario del Politecnico di Milano e Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano». E il capoluogo meneghino, basta vedere la Bicocca, in materia di trasformazione urbana è la città guida in Italia. 

 

Quindi Paola Tucci, anche lei ordinaria al Politecnico milanese esperta in mobilità e infrastrutture è professoressa di Urbanistica ed è stata direttore della Ricerca - dal 2013 al 2018 - del Corso di dottorato in progettazione e politiche urbanistiche. Insegna sia in corsi tematici che «in Corsi integrati di Workshop relativi all’Urbanistica e alla Progettazione delle Infrastrutture». La sua specializzazione è la mobilità e non è un caso che al Centro direzionale sono previste tre stazioni della metro linea 1, di cui una nell’area del Comune quelle dell’ex consorzio Agorà 6. La zona dove il Centro direzionale doveva essere completato con altre residenze. 

Passiamo allo Iuav di Venezia. Da li è arrivato Ezio Micelli, esperto in economia, analisi e politiche relative ai mercati immobiliari e fondiari e temi legati alla valutazione di piani e progetti. Al Centro direzionale e nell’area est in particolare edifici da rilanciare e capannoni da recuperare non mancano. Il Comune di Napoli è già presente sul mercato immobiliare con la società pubblica Invimit una costola del Mef. La sua attività di ricerca «si incentra sull’analisi e sulle politiche relative ai mercati immobiliari e fondiari e sui temi legati alla valutazione di piani e progetti, con particolare attenzione alla relazioni tra pubblico e privato nella gestione innovativa degli strumenti urbanistici». In questo senso togliere i vincoli di utilizzo degli edifici in particolare al Centro direzionale aprendoli ad altre funzioni la sua figura potrebbe essere importante. 

Ancora dallo Iuav arriva Francesco Musco ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica. La sua attività di ricerca è sui temi «della sostenibilità, rigenerazione urbana, policy design, resilienza urbana, cambiamenti climatici e strategie di mitigazione ed adattamento, pianificazione energetica ed ambientale, pianificazione dello spazio marittimo e delle aree costiere. Anche qui l’equilibrio tra funzioni sia al Centro direzionale che nell’intera area est e con la rigenerazione urbana deve essere trovata immaginando aree verdi e produttive. Nella sostanza la chiave dei suoi studi è la “resilienza urbana” e dalle nostre parti molti investimenti del Pnrr sono indirizzati verso questa particolare strategia di sviluppo. 

Infine, ma non ultimo, Marco Stringa anche lui esperto nella strategia spaziale, ovvero su come vanno riutilizzati e rigenerati gli spazi urbani. 

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Il Mattino