Napoli Porta Est, il vicesindaco Laura Lieto: ​«Ora un piano strategico»

Napoli Porta Est, il vicesindaco Laura Lieto: «Ora un piano strategico»
Oggi la seconda riunione della Commissione Urbanistica del consiglio comunale - dopo quella dedicata alla riqualificazione del Centro direzionale e alla Variante orientale al Prg...

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Oggi la seconda riunione della Commissione Urbanistica del consiglio comunale - dopo quella dedicata alla riqualificazione del Centro direzionale e alla Variante orientale al Prg - con all’ordine del giorno “Approfondimento politiche infrastrutturali Area Orientale”. Assieme alla vicesindaca e assessore all’Urbanistica Laura Lieto, relazionerà l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza. E la sensazione è che si dovrebbe andare più nel vivo del futuro di quel pezzo di città dove insiste un quarto della popolazione di Napoli. Perché si dovrà per forza di cose entrare nella tematica di “Porta est”.

Procediamo con ordine: cosa resta della prima riunione di martedì sul tavolo della Commissione? Al netto della spaccatura con la sinistra - che chiede più tempo per discutere la Variante e del Centro direzionale e i primi no al progetto “Porta est” nella parte che riguarda il nuovo quartier generale della Regione - c’è la richiesta della Lieto alla Commissione di elaborare «un documento strategico sul quale poi l’urbanistica metterà le regole che deciderà il Consiglio comunale». Cosa è quel tipo di documento? Valutare - nella sostanza - non i singoli progetti ma il loro effetto sull’intero ambito dell’area est. Lancia la sfida la vicesindaca perché l’unico autentico nodo - per quello che riguarda l’area est, atteso che tutti sono d’accordo sul rilancio della cittadella dei grattacieli e sulle potenzialità su di un comprensorio che da Ponticelli arriva a Piazza Garibaldi - da sciogliere è il progetto del governatore Vincenzo De Luca: 60mila metri quadrati per fare la nuova sede della Regione, lasciare il Centro direzionale e farne un doppione a 200 metri di distanza. E un documento “strategico” non può non tenere conto di questa questione. E visto che la maglia del documento strategico è più larga rispetto agli strumenti urbanistici tutto può essere preso in considerazione. «Un progetto - ripete De Luca - che vale un miliardo e solo la Regione può finanziare». Inclusivo naturalmente delle infrastrutture che servono alle Fs per fare il suo progetto e valorizzare i suoi suoli con opere anche per la città e che include residenze, alberghi, commercio e tanto altro. E il miliardo - soldi pubblici attribuiti dal Cipe già qualche anno fa all’ente di Santa Lucia - la Regione lo tirerà fuori solo a condizione che si faccia la sua nuova casa. Un collo di bottiglia, una strettoia dalla quale deve tirarsi fuori la città, cioè il Consiglio comunale, questa la mossa della Lieto ineccepibile dal punto di vista politico e amministrativo. Sulla quale però pesa proprio la mancata chiarezza da parte di Palazzo San Giacomo su “Porta est”: qual è la posizione del Comune? 

Oggi toccherà all’assessore Cosenza - probabilmente - entrare nel dettaglio. Nella consapevolezza che a Palazzo San Giacomo se da un lato, come racconta la Lieto, «per il completamento del Centro direzionale sulle nostre aree faremo l’opposto di quello che c’è al Centro direzionale», e la Lieto pensa che una delle cose diverse da fare e dare più spazio all’agricoltura urbana, dall’altro la vicesindaca non chiarisce se un doppione della city 200 metri più avanti è utile o no. Visto che al Centro direzionale dai parcheggi - che sono del Comune - alle stazioni della metro e della Circumvesuviana ai palazzi è già tutto pronto. Cosenza oggi parlerà delle infrastrutture e quelle che si intendono fare a quelle sono. Al momento “Porta est” si è arenata. Progetto fermo perché i suoli sono delle Fs, si tratta di 127mila metri quadri dei quali 60mila già prenotati dalla Regione. La restante parte non basta però al colosso statale dei trasporti per soddisfare le sue esigenze di valorizzazione. L’unica via d’uscita è l’aumento degli indici di fabbricabilità già bocciato in Conferenza dei servizi dal sindaco Gaetano Manfredi e dalla stessa Lieto. 

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Il Mattino