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L'arrivo di un enorme numero di turisti negli scorsi giorni e negli scorsi mesi ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità un problema ormai cronico del centro storico della città. La presenza, per molte ore della giornata, di vere e proprie discariche che, oltre a causare un innegabile danno d'immagine per la città, sono fonte di enormi difficoltà per i residenti. Negli scorsi giorni sono emerse ancora una volta le problematiche legate alle discariche - alimentate anche da una generosa dose di inciviltà - a piazza San Domenico Maggiore e a piazza Dante, due delle più importanti e frequentate piazze del centro storico partenopeo.
Più volte nel corso degli anni Comune, Asìa e II Municipalità hanno tentato di correre ai ripari, potenziando il servizio di raccolta e tentando di "sensibilizzare" residenti, turisti e commercianti al corretto conferimento dei rifiuti. Ma gli sforzi, almeno fino ad oggi, si sono dimostrati insufficienti. E così dalle parti del parlamentino di piazza Dante arriva una proposta che potrebbe "tagliare la testa al toro" e fornire una risposta concreta anche a tutti quei cittadini che chiedono a gran voce il ripristino del decoro in due delle piazze dove il fenomeno è maggiormente visibile.
La proposta del consigliere della II Municipalità Pino De Stasio è quella di rimuovere definitivamente le campane destinate alla raccolta differenziata a piazza San Domenico e a piazza Dante, delocalizzandole in altre aree del centro. Una soluzione che è stata già adottata di recente per calata Trinità Maggiore e a piazza del Gesù nuovo, luoghi dove si verificavano problematiche analoghe da ormai diversi anni e nei quali il decoro è stato finalmente ripristinato.
«La mia proposta è quella di rimuovere definitivamente le campane per la raccolta di plastica, vetro, carta e cartone dai luoghi dove sono presenti elementi architettonici di pregio - ha spiegato il consigliere della II Municipalità Pino De Stasio - e dove c'è il rischio che potenziali incendi procurino danni irreparabili al nostro patrimonio monumentale. Ho avanzato una proposta in tal senso e ora, insieme ai cittadini che hanno sollecitato l'intervento e che saranno invitati ad assistere pubblicamente alla discussione, ne parleremo nel corso di una apposita commissione di prossima convocazione che ho chiesto al presidente della II Municipalità.
Nei prossimi giorni potrebbero così finalmente arrivare buone risposte per la risoluzione di un problema che comincia ad essere enormemente sentito e che aspettava da ormai troppo tempo soluzioni efficaci. Resterà da sciogliere il nodo relativo alla ricollocazione delle campane, che dovranno necessariamente essere riposizionate in luoghi allo stesso tempo accessibili e "discreti".
Anche questa mattina, come ha denunciato l'attivista del gruppo Fatti di Napoletani Perbene Salvatore Catricalà, piazza San Domenico presentava enormi criticità. Ma stavolta i mucchi di rifiuti non c'entrano. Intorno alle campane - questa mattina correttamente svuotate - da ormai diverso tempo non viene effettuato il lavaggio delle strade e la pavimentazione si è così trasformata in un maleodorante letamaio intorno al quale era pressochè impossibile anche solo transitare. Una problematica, quella del lavaggio delle strade, che non può più essere affidata alle piogge e che Asìa, Municipalità e Comune dovranno affrontare anche in vista dell'ormai imminente caldo estivo.
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Il Mattino