Sposarsi nel centro antico della città, nelle antichissime strade traccate in epoca romana, può essere una esperienza suggestiva e, per certi versi, unica nel suo...
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Una immagine indecente che deturpa forse in maniera irreversibile l'immagine da cartolina della città. Da non trascurare, inoltre, il problema-legalità. La vendita di prodotti contraffatti - e tutto l'indotto criminale - da sempre rappresenta una delle principali fonti d'incasso per i clan del centro storico che gestiscono - o subappaltano a gruppi minori - una filiera commerciale illegale che, specie nei periodi festivi, può fruttare decine di migliaia di euro al giorno. I venditori. sia di origine italiana che stranieri, infatti, sono solo l'ultimo anello di una catena che si allunga nella costellazione di fabbriche che, a ritmi serrati, producono tonnellate di merci - molti prodotti "grezzi" provengono direttamente dalla Cina e vengono rifiniti in Italia - che puntualmente invadono il ricco mercato partenopeo.
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Negli scorsi giorni l'associazione "No Comment", attiva nel centro storico della città, ha inviato una nota all'assessore Alessandra Clemente e all'assessore Eleonora de Majo per chiedere maggiore impegno sul fronte del contrasto al commercio abusivo. Un commercio che, oltre a danneggiare l'immagine della città, sta letteralmente mettendo in ginocchio centinaia di commercianti "legali": «purtroppo anche quest’anno - ha scritto Antono Alfano, presidente dell'associazione "No Comment" - l’immagine culturale e tradizionale delle strade dell’artigianato presepiale di Napoli, San Gregorio Armeno e via Tribunali, sono state umiliate dalla presenza giornaliera, sia la mattina che nelle ore serali, di decine di venditori di merce contraffatta. Ambulanti abusivi che oltre a ostacolare il regolare flusso pedonale dimostrano, sfacciatamente, come la multinazionale criminale del falso continua ad utilizzare in comodato d’uso gran parte del territorio cittadino. Ci auguriamo - ha proseguito la nota di Alfano - che l’amministrazione comunale promuova un protocollo elaborato e gestito dalla Polizia Municipale, in grado di prevenire e ostacolare questa attività illegale, in grado di riportare dignità sulle vie dell’Arte».
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Negli scorsi giorni la Guardia di Finanza ha messo a segno uno dei più corposi sequestri del 2019. Il Comando provinciale della Gdf, poco prima di Natale, ha sequestrato in un deposito di Ottaviano circa 450.000 articoli contraffatti perfettamente inscatolati e pronti ad essere immessi sul mercato "parallelo". Un cittadino di origine cinese è stato denunciato per ricettazione e contraffazione. Secondo i dati diffusi dal Comando provinciale della Guardia di Finanza nel corso del 2019 sono stati effettuati ben 939 interventi, con sequestri che ammontano a milioni di euro.
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Il Mattino