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«Ricordo che quando arrivammo qui, questa era una pista di pattinaggio. Non ha mai funzionato. E oggi è coperta dalla vegetazione, oltre a rappresentare un pericolo per i nostri figli». Simona Morra era una bambina quando furono costruite le case popolari di via Nuova Toscanella a Chiaiano. Un complesso di edilizia residenziale pubblica che tutti chiamano “Rione 25/80”. «Si riferisce alla legge del post terremoto - spiega Pasquale Miale (nella foto), memoria storica del posto - ma da allora nulla è cambiato. Anzi, è peggiorato». Un rione fantasma. Così appare a chi viene da fuori quell’agglomerato di alloggi pubblici costruiti subito dopo il sisma di quel 23 novembre. Gli stessi anni da cui i residenti attendono di essere trasferiti in appartamenti più dignitosi.
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«Sono prefabbricati pesanti e provvisori in cui si poteva vivere al massimo una decina d’anni - incalza Pasquale, che oggi ha 75 anni e vive qui dal luglio 1983 insieme alla moglie - invece ci hanno lasciati qui dentro, in case piene di amianto (di cui solo una parte probabilmente è stato rimosso), per circa 40 anni. Senza manutenzione né ordinaria né straordinaria. Finanche della pulizia degli spazi esterni dobbiamo occuparci noi, auto tassandoci per pagare qualcuno. La politica? Ci ha abbandonati.
Un rione fantasma, dicevamo, dove vivono oltre 250 famiglie con anziani, disabili e bambini. Quattro isolati dove nelle palazzine alcuni ascensori sono fuori uso, dove al posto di aree giochi per i bambini ci sono sterpaglie e rifiuti e dove le scale degli stabili sono dissestate, segno di totale assenza di manutenzione. Per tutti questi motivi un gruppo di assegnatari degli alloggi (una cinquantina di condomini) ha fatto causa al Comune. «Rivendichiamo che l’amministrazione di Palazzo San Giacomo assegni alloggi dignitosi a queste persone - spiega il legale del Comitato, Corrado Di Maso - in passato era stata anche attivata una procedura di abbattimento, ma non è mai stato approvato nessun progetto». Anzi, da una delibera che prevede un accordo tra Regione e Comune, la 623 datata 2019, il Rione 25/80 di via Toscanella è stato addirittura cancellato, mentre a beneficiare di interventi di recupero urbano sono altri quartieri di periferia (tra cui Soccavo e Ponticelli), come si legge nel documento. Ora si aspetta la prossima udienza - come spiega ancora Di Maso - «dato che è stata avviata un’istanza di mediazione col Comune».
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Il Mattino