Circum: le ferie fermano i treni, ​corse annullate senza preavviso

Circum: le ferie fermano i treni, corse annullate senza preavviso
Mentre all'officina di Ponticelli un treno appena restaurato («revampizzato» è il termine tecnico) supera uno degli ultimi test e si appresta ad andare sui...

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Mentre all'officina di Ponticelli un treno appena restaurato («revampizzato» è il termine tecnico) supera uno degli ultimi test e si appresta ad andare sui binari, in tutte le linee della Circumvesuviana i guasti e la carenza di personale fanno piombare i viaggiatori nell'inferno. È stata una giornata di forti disagi quella di ieri, con il culmine della tensione che si è raggiunto nel primo pomeriggio, quando al terminal di Porta Nolana non c'erano treni disponibili a riportare i pendolare a casa: ci sono state proteste vibranti, è dovuto intervenire l'Esercito a calmare tutti. Ma anche oggi i problemi potrebbero ripetersi, ben lontani dall'essere risolti. A determinare l'ennesimo stato di caos nella ferrovia controllata da Eav, infatti, sono due fattori, per certi versi atavici: la difficoltà a coprire i turni e l'assenza di materiale rotabile, che costringe ad usare sempre gli stessi vecchi e fatiscenti treni. E così, ieri, la combinazione delle due circostanze ha portato alla soppressione di oltre trenta corse e al guasto di un convoglio, dal quale è uscito del fumo che ha fatto temere un altro incendio.

 
In Circumvesuviana mancano sia i capitreno che i macchinisti. I primi dovrebbero essere 130, invece sono 100; i secondi dovrebbero essere 150 e sono 120. Il ricorso allo straordinario è una regola e non un'eccezione. Ma poi arriva l'estate, le Comunioni, la domenica, le ferie, il legittimo desiderio di fare una giornata di mare: basta un pugno di lavoratori che decide di rinunciare allo straordinario ed ecco che disporre i turni di esercizio diventa un rompicapo. I funzionari tentano di incastrare gli orari nel migliore dei modi, ma se manca il personale l'unica strada percorribile è la cancellazione delle corse. È successo soprattutto domenica, ma anche ieri quando le oltre trenta soppressioni sono state dovute anche alla scarsa affidabilità dei treni.

La carenza di materiale rotabile, infatti, continua a preoccupare. L'officina cerca di fare il suo meglio, ma i treni sono troppo vecchi e i guasti sono all'ordine del giorno. Ieri mattina un treno partito da Baiano e diretto a Napoli, nei pressi della stazione di Salice ha sprigionato una forte puzza di bruciato e del fumo. Il personale di bordo è stato subito avvisato e il convoglio è stato evacuato. Tanta paura, tanta rabbia ma anche rassegnazione: la giornata, infatti, è proseguita con continui problemi, ritardi e mancanza di corse. Nel pomeriggio il tabellone completamente vuoto che indicava i treni in partenza da Napoli ha mandato su tutte le furie gli utenti, pronti alla battaglia. Sono arrivati i militari dell'Esercito ma, soprattutto, due treni last minute dalla provincia, subito attrezzati e inviati di nuovo verso Sarno e verso Sorrento. Così la folla si è placata. Ai treni spesso manca l'aria condizionata, altrettanto spesso i vagoni vengono vandalizzati: domenica sono stati staccati 170 bordi sensibili (le guaine di gomma attaccate alla porta). I treni oggetto di revamping sono tre e stanno passando i test alle officine di Ponticelli. Uno proprio ieri ha superato una prova importante: mancano pochi giorni al suo debutto.


«Siamo stati la prima partecipata a bandire un concorso appena è stato abolito il blocco del turnover. Contiamo di assumere gli ingegneri entro il 1 settembre (perché ne abbiamo un gran bisogno) e il resto del personale entro la fine dell'anno, anche se poi ci vuole la formazione. Di certo non siamo fermi, lottiamo anche contro la burocrazia». A spiegarlo è il presidente Eav Umberto De Gregorio. Che aggiunge: «A metà mese scade il bando per i treni nuovi, arriveranno anche quelli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino