«Vado via. Dico addio alla Duchesca»: Ciro Scarciello, il salumiere 58enne di via Annunziata che ha denunciato in tv, a «Chi l’ha visto?», il clima...
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A Scarciello avevano fatto, da giorni, il deserto attorno. Gli hanno pure rotto la vetrina del bancone (ora coperta da un velo trasparente di plastica) e hanno messo della colla nella serratura della saracinesca. Mentre prepara colazioni e pesa la merce, il salumiere si sfoga. La rassegnazione non cancella la rabbia. Sembra indeciso se continuare a parlare o tacere per sempre: «Mo’ mi dovete far stare in grazia di Dio. La mia decisione l’ho presa. Da giorni non faccio nemmeno più gli ordini. Basta, alla Duchesca non posso più starci. Troverò qualcuno da qualche altra parte che mi farà lavorare». La solitudine, l’isolamento sono un segnale tremendo. «Questo rione è un mondo a parte, siamo lasciati soli da sempre. La solidarietà la sto vedendo da fuori, non dalla gente che vive qui, che da giorni non entra più nel negozio. Mi sono arreso, dite? Non si può combattere contro una mentalità come questa».
Le parole di Panini sono altrettanto forti e nette, ma non riusciranno probabilmente a far cambiare idea a Scarciello. «Ciro ha compiuto un atto di grande eroismo quotidiano» commenta l’assessore. «Ha denunciato, ha dato voce a quanto gli occhi vedono. Ognuno di noi deve sostenere chi non si è tirato indietro. Napoli ha bisogno di risposte civili e d’ordine». Ciro non si lascia impressionare: «Adesso vengono gli assessori, ma prima non s’è mai visto nessuno». La realtà, come il salumiere non si stanca di ripetere, è chiara: «Gli abitanti della Duchesca pensano “Scarciello la deve finire”». Non si deve parlare di quello che non funziona, è il ritornello che riecheggia nell’orecchio del commerciante. Lui ha avuto il coraggio istintivo di provare a spezzare i fili di una ragnatela criminale che soffoca non solo la legalità, ma la vita quotidiana.
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Il Mattino