«Ciro Scarciello non è mai rimasto solo. Noi del Comune siamo sempre stati qui, io sono andato da lui ogni settimana». Felice Balsamo è uno stretto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I rapporti tra il collaboratore del sindaco e Ciro Scarciello sarebbero buoni: «Sto andando proprio ora da Ciro - spiega Balsamo - E sono qui, alla Duchesca dal 5 gennaio. Per mesi non ho rivelato a nessuno la mia identità e il mio lavoro. Ho osservato in incognito quello che accadeva e solo dopo, al momento giusto, mi sono presentato».
Frequentando la zona della Duchesca, Balsamo - gli occhi di de Magistris su quella lingua di strada stretta e buia - ha capito che la salumeria di Ciro si era trasformata in un punto di sfogo per tutti i residenti del quartiere. La vecchina che a causa del marciapiede rotto non riusciva ad arrivare in salumeria, il parcheggio abusivo delle auto, l’ambulante che impediva il passaggio e quella enorme cancellata che imprigionava tutto quel lato di via Duchesca. «Allora ci siamo attivati - spiega Balsamo - abbiamo tolto quel cancello che veniva utilizzato dalla criminalità come nascondiglio illegale, abbiamo sistemato delle piante per evitare i parcheggi sul marciapiede e riparato le buche. In sei mesi abbiamo realizzato cose che non si sono realizzate in anni. Ora stiamo iniziando un progetto per la riqualificazione della zona con il rifacimento di marciapiedi e altro. Ci dovevamo vedere ad aprile anche con lui ma poi quest’incontro è stato rimandato, perché dai controlli fatti una delle aziende che si era aggiudicata i lavori non aveva la certificazione antimafia in regola».
Eppure Ciro ha deciso di abbandonare la sua terra e andare via. Chiudere. «Certo, lui vive la sofferenza di avere un supermercato proprio accanto. Ma le cose non stanno proprio così - spiega Balsamo - Ciro voleva già andare via e avrebbe aiutato i ragazzi che collaboravano con lui lasciando loro il negozio, infatti, ci ha chiesto aiuto per il cambio di licenza. Insomma si chiude oggi e si doveva riaprire a settembre, sempre con una salumeria che fa panini. Ma adesso tutto questo clamore mediatico ha impaurito i ragazzi che mi hanno chiamato spiegandomi che ci stanno ripensando». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino