Napoli, il calvario del clochard di Fuorigrotta: «Usato come cavia dai pusher del quartiere»

Napoli, il calvario del clochard di Fuorigrotta: «Usato come cavia dai pusher del quartiere»
Continuano a complicarsi le condizioni di Alberto; il clochard di via Diocleziano a Fuorigrotta. Un uomo solitario che da tempo dorme sui marciapiedi di quello che un tempo era il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Continuano a complicarsi le condizioni di Alberto; il clochard di via Diocleziano a Fuorigrotta. Un uomo solitario che da tempo dorme sui marciapiedi di quello che un tempo era il suo quartiere. Nelle strade di un territorio ogni giorno più difficile, tutti conoscono la sua storia, le sue stranezze e le follie che spesso spaventano i passanti. Ma ora c’è di più. A rendere la situazione più difficile c’è la sua condizione di instabilità mentale. Una problematica che lo avrebbe trasformato in poco tempo in cavia umana “al servizio” dei pusher della zona.

 
«Sui referti medici che lo riguardano – afferma l’assessore al welfare della X Municipalità Costanza Boccardi – si fa riferimento a problematiche legate alla tossicodipendenza. Alberto ne assumerebbe in gran numero e in maniera non sempre autonoma. Gli spacciatori della zona lo hanno scelto come cavia umana e questo ci viene confermato da più fonti. Adesso bisogna agire per tutelare lui e tutte le persone che gli sono intorno con la nomina di nuovo amministratore di sostegno».


Proprio in questa direzione stanno operando le unità di strada in collaborazione con l’unità operativa della salute mentale dell’Asl Napoli 1. Un team di esperti e di medici alla ricerca del giusto percorso di recupero utile alla sua disintossicazione: «Posso assicurare che l'impegno di tutti è costante – afferma il presidente della commissione welfare e politiche Sociali della X Municipalità Annalisa Mantellini – Dalla Municipalità, al Comune, dall'Asl fino ai servizi sociali: lavoriamo tutti insieme ogni giorno con il fine unico di ridare ad Alberto una vita serena e dignitosa. Per questo motivo prendiamo le distanze da ogni dichiarazione infondata che non solo non ci rappresenta, ma che mette in cattiva luce prima di tutti proprio Alberto, che deve essere tutelato e non usato come strumento demagogico. Ultimamente il suo nome è apparso troppo spesso sui social e questo continua ad esporlo a un continuo e inutile sciacallaggio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino