Fine del comodato d'uso, la parrocchia chiude l'accesso e sfratta le ambulanza

Fine del comodato d'uso, la parrocchia chiude l'accesso e sfratta le ambulanza
 La parrocchia chiude l’accesso al varco del 118 in via Don Luigi Sturzo a Casoria. Pare sia il finale di una vicenda che va avanti da anni. La postazione di due...

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 La parrocchia chiude l’accesso al varco del 118 in via Don Luigi Sturzo a Casoria. Pare sia il finale di una vicenda che va avanti da anni. La postazione di due ambulanze per il pronto soccorso è situata in un locale attiguo alla parrocchia San Paolo Apostolo. I due ingressi, quello del 118 e l’altro della parrocchia, sono praticamente attigui ed in comune hanno il cancello, il transito è consentito dalla parrocchia che spiega che questa concessione era in comodato d’uso gratuito, per un tempo determinato, ma non ancora riconsegnato.

 Da tempo don Giuseppe De Vincentiis rimarcava la necessità di avere a disposizione l’intera area, per realizzare momenti ed iniziative di ritrovo per i bambini e ragazzi del quartiere. Così sono partiti i lavori per l’installazione del prato sintetico e per altre strutture ricreative per la realizzazione di un campo estivo, scrive don Giuseppe in una lettera aperta: ‘Un quartiere come quello della nostra comunità parrocchiale costruito senza pensare ai giovani, ai ragazzi e ai bambini non ha nessun futuro, pertanto la chiesa come istituzione non può privarsi di spazi per convenire alla sua missione di salvezza non solo delle anime ma anche delle vite concrete di chi, come i ragazzi, hanno bisogno di poter costruire il proprio futuro in luoghi che possano garantire l’accoglienza per una crescita sana e sicura’.

Il prossimo 20 luglio saranno definitivamente cambiate le frequenze dei telecomandi con cui il personale della postazione del soccorso accedeva ai locali. Questo costringerà il 118 a dover lasciare la sede di don Luigi Sturzo, ma l’ASL Napoli Nord 2 ha rafforzato le postazioni del 118, con un nuovo punto a Frattamaggiore e un altro a Qualiano. L’entrata e l’uscita dei mezzi di soccorso poteva rappresentare un pericolo per gli ospiti delle attività della parrocchia. Conclude don Giuseppe De Vincentiis: ‘Mi assumo la responsabilità di tutte le conseguenze che verranno dalla scelta di chiudere definitivamente l’accesso all’ambulanza il 20 luglio, per consentire i lavori già cominciati nell’area in questione per garantire gratuitamente spazio vitale ai ragazzi che ogni giorno vengono a passare in modo sano il loro tempo nei nostri cortili, sperando che ognuno a livello istituzionale si assuma le proprie responsabilità’. Elena Petruccelli

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Il Mattino