«Le dichiarazioni rilasciate oggi in conferenza stampa da De Magistris, con cui smentisce i suoi stessi annunci in campagna elettorale sulla raccolta differenziata, sono di una...
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La verità, come ho sempre sostenuto, è che si candidò senza sapere nulla, e sottolineo nulla, dello stato dell'ente, né di come amministrare la macchina comunale. Ed i tragici risultati di un comune al predissesto, commissariato ripetutamente sulla gestione di singole vicende, con tasse al massimo e zero servizi è la dimostrazione di tutto ciò. A differenza di De Magistris - che costruì una campagna elettorale basata sulla delegittimazione dell'avversario, sul linguaggio violento e su slogan e annunci senza senso - io conoscevo, e conosco, bene la situazione del Comune di Napoli, delle partecipate, dei bilanci, dei dipendenti e dello stato complessivo della città».
«Sui rifiuti - continua Lettieri - De Magistris ha compiuto solo disastri, portando la differenziata al minimo storico, la tariffa al massimo e lasciando la città sporca e piena di rifiuti ovunque. Abbiamo perso il conto delle conferenze stampa, come quella di oggi, e delle dichiarazioni in cui si annunciava la costruzione di impianti, ma poi, puntualmente, non è stato fatto nulla». «In un Paese civile - sottolinea Lettieri - chi racconta bugie ai propri elettori, per accaparrarsene la fiducia, compie un reato moralmente deplorevole.
Il tweet. «Scampia rinasce con università e centri di eccellenza. Non con impianti di compostaggio che vuole fare De Magistris. Pronti alle barricate». Lo ha scritto Gianni Lettieri su Twitter.
LA MUNICIPALITA' - «Scampia e l’area nord cercano occasioni di sviluppo, di riqualificazione economica e sociale. Ma il sindaco di Napoli ci porta ancora tonnellate di spazzatura». È quanto si legge in una nota della Municipalità di Scampia, presieduta da Angelo Pisani.
«La volontà di questa amministrazione di ridurre Scampia al solo e vero e proprio ghetto della città è ormai un dato di fatto incontrovertibile. Non siamo contro questi tipi di impianti ma vanno realizzati in siti idonei e comunque non in questo territorio che già sopporta un carcere, la discarica di Chiaiano, i campi abusivi Rom, il parcheggio di centinaia di compattatori di Asìa e tutti i disagi di un’area ancora intrisa di delinquenza e malavita dalle quali, solo grazie alle forze dell’ordine e alla magistratura, si sta pian piano venendo fuori».
«Questo impianto di trattamento di rifiuti umidi, benché pubblicizzato come “pulito” dovrebbe sorgere a pochi metri da scuole pubbliche e dalle abitazioni dei residenti del quartiere le cui strade sarebbero attraversate da altre centinaia di camion strapieni di rifiuti umidi puzzolenti e il loro andirivieni rovinerebbe il manto stradale già pesantemente compromesso. Tutto ciò è inaccettabile e anche antidemocratico».
«Il consiglio della municipalità, infatti, ha respinto questa sciagurata volontà del comune con precisi ordini del giorno votati all’unanimità e disattesi dal sindaco. Con l’annuncio salvifico di questo impianto si cerca solo di nascondere il clamoroso ed epocale fallimento della raccolta differenziata in città ancora ferma al 22% rispetto alle mirabolanti promesse di sindaco e vice che annunciarono di voler raggiungere il 70% in soli sei mesi. Sono passati quattro anni e invece di dimettersi continuano a fare danni e a sprecare le ingenti risorse che arrivano dai cittadini napoletani che, ricordo, pagano la Tari più cara d’Italia a fronte di un servizio da terzo mondo».
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Il Mattino