Il dialogo politico è saltato e la parola potrebbe passare alle carte bollate. Lo scenario dei rapporti burrascosi tra il Napoli e l'amministrazione cittadina diventa...
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La transazione su debiti reciproci arretrati è carta straccia, la convenzione un miraggio, il Napoli continuerà a giocare al San Paolo «prenotandolo» partita dopo partita e pagando i 20.000 euro di fisso oltre al 10% dell'incasso. E su questo si apre un nuovo fronte: il Napoli, spiegano dal Comune, gioca al San Paolo con questa modalità dalla stagione 2016/17, quindi presto gli uffici chiederanno tutti gli arretrati, anche per evitare di incorrere in sanzioni della Corte dei Conti per i canoni non incassati. Il club azzurro non replica direttamente ma fa emergere «forte irritazione» in particolare sullo stop al prolungamento di orario dei trasporti pubblici nella notte dopo Napoli-Miilan, che ha costretto molti tifosi ad andare a piedi fino al centro cittadino nella notte. Da fonti accreditate del club si sottolinea che visto che il Comune chiede il 10% dell'incasso di ogni partita, con i 120.000 euro di Napoli-Milan avrebbe potuto finanziare un trasporto pubblico serale dalla zona di Fuorigrotta.
Burrasca, quindi, da cui Carlo Ancelotti cercherà di tenere isolata la squadra da domani, alla ripresa degli allenamenti in cui si verificheranno anche le condizioni di Mario Rui, uscito sabato per un problema muscolare. Il tecnico terrà la squadra concentrata sulla trasferta in casa della Sampdoria, per rimanere, lontano dal San Paolo, a punteggio pieno prima della sosta delle Nazionali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino