Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna in Campania. A distanza di pochissimi giorni dalla riunione tenuta nella Prefettura di Caserta per firmare il protocollo di...
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Quella a Nisida, in particolare, è una visita dall'alto valore simbolico a testimoniare l'impegno del Governo intero sul fronte della sicurezza e della lotta alla criminalità, soprattutto nelle zone più a rischio. Quali temi saranno sul tavolo è facile prevedere: dal rapporto tra potestà genitoriale e soggetti imputabili, dal fronte caldo della prescrizione all'utilizzo delle ulteriori forze dell'ordine che l'Esecutivo ha deciso di inviare sul territorio. I giovani detenuti sono l'anello più debole del capitolo giustizia, vittime e carnefici allo stesso tempo.
Le paranze guadagnano i titoli dei giornali e quindi dei processi, il governo giallo-verde sa bene che occorre dare risposte anche su questo. Vedere da vicino i progetti di rieducazione sociale e civica degli ospiti del penitenziario posizionato sull'isolotto, resta questa la priorità per Conte che vuole conoscere di persona la struttura, i docenti, gli educatori ed ovviamente una delegazione di ragazzi. Lì da tanti anni parla con i fatti il lavoro svolto con dedizione dal direttore Gianluca Guida e dei suoi collaboratori, finalizzato a dare una speranza concreta, ad aiutare nell'oggi ma soprattutto nel domani. L'obiettivo resta far integrare i giovani in modo che un giorno non lontano possa fornire un contributo positivo alla società. Nisida è da sempre oggetto di grandi attenzioni. Basti pensare che ieri nel carcere si è registrata un'altra visita di pregio. Il Maestro Riccardo Muti napoletano d'origine conosciuto in ogni parte del globo - ha incontrato i ragazzi dell'Istituto Penitenziario trascorrendo con loro alcune ore.
Tanti gli esponenti di Governo che negli ultimi anni sono andati personalmente a Nisida. Nel 2016 fu la volta del premier Matteo Renzi. Ma poiché il carcere non ha solo uno scopo punitivo, ma anche e soprattutto di recupero, l'anno scorso fu la volta del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Ad accompagnarlo, durante la visita nella struttura che ospita i laboratori dove i detenuti si occupano di pasticceria, artigianato e cucina, c'erano i calciatori del Napoli Marek Hamsik, Dries Mertens. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino