Degrado a Napoli, la bomba ecologica di corso Novara a due passi dalla stazione centrale

Il tema dell'edificio che, fino a circa trent'anni fa, ospitava un panificio al corso Novara, poche centinaia di metri dalla stazione centrale di Napoli, torna...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il tema dell'edificio che, fino a circa trent'anni fa, ospitava un panificio al corso Novara, poche centinaia di metri dalla stazione centrale di Napoli, torna prepotentemente d'attualità. Dopo le denunce dei residenti, che alcuni mesi fa avevano segnalato al Comune e alla IV Municipalità l'enorme quantità di rifiuti accumulati nell'edificio abbandonato, un maxi intervento di bonifica aveva quasi del tutto ripulito il rudere da tonnellate di spazzatura. 

L'intervento di rimozione, però, non ha riguardato - o ha riguardato solo parzialmente - la parte di rudere che affaccia direttamente sul corso Novara, e oggi quello che resta dell'edificio è ritornato ad essere una bomba ecologica. Alcuni senza fissa dimora sono tornati ad occupare lo spazio, costruendo una povera baracca fatta di cartoni, materiali di risulta e materiali da costruzione ricavati dalla discarica che comincia ad assumere proporzioni preoccupanti. La debole recinzione che, almeno in teoria, doveva servire a tenere lontano il degrado da quel piccolo slargo sul quale affaccia un enorme palazzone popolare, è stata spazzata via e oggi giace al suolo abbandonata. 

LEGGI ANCHE Napoli, al setaccio l'area di Porta Nolana: denunce e sanzioni

«Qualche giorno fa i residenti della zona si sono rivolti a me perchè sono disperati e ormai non sanno più a che santo votarsi - ha raccontato Enrico Cella del Comitato Vivere il Quartiere - visto che gli appelli continuano a cadere nel vuoto. Qui si stanno accumulando di nuovo i rifiuti e nessuno, a livello istituzionale, sembra preoccuparsi della bomba ecologica che si trova a poche centinaia di metri dalla stazione centrale e da porta Capuana. L'appello che rivolgiamo al presidente della IV Municipalità - prosegue Cella - è di non limitarsi alle piccole piantumazioni a porta San Gennaro, ma di occuparsi più concretamente del territorio della sua Municipalità. Vanno benissimo i fiorellini a porta San Gennaro, ma crediamo che sia molto più importante, in questo momento, dare priorità alla risoluzione di quelli che sono i veri problemi dei cittadini, magari cercando di dialogare con gli assessorati comunali competenti».

Nel corso di un sopralluogo organizzato proprio dal Comitato Vivere il Quartiere lo scorso mese di maggio all'interno dell'ex panificio, sul posto sono stati trovati ancora i macchinari - anch'essi coperti da rifiuti e sporcizia - che servivano agli operai per fabbricare il pane. L'intervento di pulizia congiunto realizzato a seguito delle pressanti richieste dei cittadini aveva acceso una fiammella di speranza per il recupero di quell'antico moncone di edificio o per un suo definitivo - e forse più fattibile - abbattimento. Speranze puntualmente cadute nel vuoto.

Anni di non-interventismo o la realizzazione di quelli che, a distanza di mesi, appaiono più come interventi spot che come interventi risolutivi, cominciano a presentare il loro duro conto sul territorio. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino