Napoli, shopping di Natale e controlli: volti e voci della festa dell'Immacolata

È una città “spaccata in due” quella che stamattina si è svegliata in questo insolito 8 dicembre. Una festa dell'Immacolata in piena pandemia...

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È una città “spaccata in due” quella che stamattina si è svegliata in questo insolito 8 dicembre. Una festa dell'Immacolata in piena pandemia e che ha dovuto fare i conti con le avverse condizioni metereologiche. Nonostante tutto però, le strade del centro storico comprese tra Pignasecca, via Toledo e via Benedetto Croce non sono rimaste vuote. C'è chi ha iniziato a fare i primi regali e chi ha solo fatto un primo “giro esplorativo”. Cosa diversa invece, per alcune zone della periferia come Fuorigrotta e Soccavo che sono rimaste semideserte. Ma non solo. Anche i controlli delle forze dell'ordine, proprio in vista di questi primi giorni di preparazione al natale, si sono concentrati prevalentemente nell'area tra i decumani e via Toledo.  

«Abbiamo alcune attività predisposte – afferma il comandante della polizia Locale Ciro Esposito – per vigilare sui possibili assembramenti. Oggi la giornata non è favorevole per lo shopping ma nonostante tutto la gente è in strada. Noi siamo concentrati e pronti a far rispettare tutte le norme prestabilite per la limitazione del contagio e lo facciamo insieme alle altre forze di polizia, in collaborazione con la questura. Non bisogna abbassare la guardia proprio adesso e vogliamo che nulla sia sottovalutato. Certamente ci aspettiamo qualche assembramento con il possibile passaggio a zona gialla».

Proprio questo nuovo cambio di colore è l'ultima speranza per i commercianti che ormai registrano fino all'80% di perdite sul fatturato. Un colpo che mette a dura prova centinaia di attività commerciali in tutta la città. «È una situazione drammatica – dichiara l'imprenditore Geppy Verniero – per noi e per tanti altri esercenti. Abbiamo registrato perdite considerevoli oltre le peggiori aspettative. Stiamo cercando di riprenderci ma sappiamo che la paura e le poche disponibilità non giocano a nostro favore, per questo non possiamo fare altro che attendere tempi migliori. Noi commercianti siamo sempre speranzosi verso il futuro e ora speriamo che la regione diventi al più presto zona gialla».

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Il Mattino