Napoli, crolla anche il Rosariello: il pericolo era stato segnalato anni fa

Ore 7,10 del mattino, la parte sinistra della facciata della chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne, il Rosariello di piazza Cavour, viene trascinata giù dal crollo...

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Ore 7,10 del mattino, la parte sinistra della facciata della chiesa di Santa Maria del Rosario alle Pigne, il Rosariello di piazza Cavour, viene trascinata giù dal crollo di una struttura retrostante. Sotto le macerie non c'è nessuno, merito anche di Angelo Morra, barista del chiosco al centro della piazza e piccolo eroe contemporaneo: s'è accorto che il muro si stava sgretolando e ha fatto una disperata corsa per salvare una persona che stava passando lì sotto. Ha abbracciato l'uomo, che si muoveva lento con una stampella, e l'ha trascinato a terra, giusto a qualche centimetro di distanza dai massi che stavano collassando sul selciato.

Fortunatamente l'antica chiesa seicentesca non ha subito gravi danni perché il cedimento ha coinvolto solo la facciata e una porzione dell'antico convento collegato al luogo sacro, però la gente racconta con rabbia che quel cedimento era ampiamente previsto. Entrambe le strutture, chiesa ed ex convento oggi adibito a istituto scolastico, sono di proprietà del Comune di Napoli: quella porzione che è venuta giù era pericolante, da qualche mese era circondata da transenne e filo rosso per evitare che i passanti potessero essere colpiti da possibili piccoli cedimenti. Ieri mattina, invece, i massi hanno travolto la strada fino a raggiungere l'edificio di fronte: quelle transenne sono state schiacciate dal peso del tufo sgretolato.

Il cedimento si è verificato in una parte dell'edificio dal quale si accede solo tramite l'istituto scolastico. Si tratta di una zona abbandonata perché il soffitto era rovinato e l'acqua entrava dappertutto. In cima a quella porzione di antico convento era crescita un'enorme pianta, l'intera facciata sinistra della chiesa era ricoperta da vegetazione che lentamente e inesorabilmente ha infilato le radici ovunque spaccando la struttura e rendendola così debole da schiantarsi al suolo.

Eppure in quella zona all'angolo fra via Stella e piazza Cavour i lavori sono stati intensi e anche recenti. La chiesa, malridotta dal terremoto del 1980 era rimasta abbandonata e aggredita dei predatori per decenni, fino a quando si decise di restituirla al culto: vennero eseguiti lavori di restauro ed è stata riaperta, con entusiasmo, poco più di tre anni fa, nel 2017. L'ex convento, l'attuale istituto Froebeliano che ospita anche classi di varie scuole dalla zona, invece è stato acquisito dal Comune che lo ha ricevuto dalla ex Provincia nel 2012 e dalla Provincia ha ricevuto anche 400mila euro per una ristrutturazione che è stata poi eseguita nel 2016.

Insomma, entrambe le strutture avevano ricevuto lavori e attenzione, solo che quella porzioncina ad angolo fra i due edifici, che sembrava non appartenere né all'ex convento né alla chiesa, era stata lasciata al suo destino.
E il destino si è compiuto ieri mattina. 

Sul luogo, subito dopo l'intervento dei vigili del fuoco, è giunto il Pm Ciro Capasso della sesta sezione, alle viste c'è l'apertura di un'indagine, il possibile reato ipotizzato potrebbe essere crollo colposo anche se non ci sono ancora certezze in merito.

Il cedimento ha coinvolto i cavi della corrente elettrica che è saltata in molti edifici circostanti: un intervento rapido delle squadre tecniche dell'Enel ha riportato l'elettricità nelle case nel giro di qualche ora. Sono andati avanti per molte ore, invece, gli interventi dei vigili del fuoco che, dopo aver verificato la tenuta dei resti del rudere ancora in piedi, hanno provveduto a un controllo accurato della chiesa, escludendo danni strutturali gravi, e poi si sono adoperati per liberare la strada dai detriti che sono stati accumulati in un angolo in attesa di decisioni da parte della Soprintendenza che dovrà stabilire tempi e modi di un eventuale recupero del bene che è sottoposto a vincolo.

Sul posto la polizia di Stato e la polizia municipale che ha iniziato a condurre le indagini e ha subito ascoltato i testimoni diretti del crollo. 

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Il Mattino