OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un commerciante su due non paga il Cup - Canone unico patrimoniale - ovvero l'ex Cosap l'occupazione di suolo pubblico. Nella sostanza a dispetto di migliaia di tavolini e installazioni del food and beverage la riscossione è ferma nel 2023 al 52,5% con un buco di 51 milioni di non riscosso negli ultimi 5 anni. Tabelle, cifre sono tutte allegate al consuntivo di bilancio dl Comune 2022 e arrivano fino al 31 dicembre del 2023 cioè meno di due mesi fa. Manca il conteggio dell'ultimo trimestre dell'anno scorso che difficilmente - atteso il trend - farà cambiare di molto lo stato dell'arte. I numeri come sempre non mentono. Nel 2021 l'accertamento per la Cosap è stato di 14 milioni e 200mila euro, il riscosso 8,3 milioni e la percentuale di riscossione al 59 per cento. Nel 2022 - anno in cui la deroga per occupare spazi all'esterno senza limiti grazie alla normativa Covid è stata confermata dall'allora Governo, ma questa volta lo spazio si doveva pagare, l'accertamento è arrivato a 16,5 milioni mentre il riscosso è stato di 11 milioni con la percentuale della riscossione schizzata al 66%. Veniamo all'anno scorso. Ben 18,2 milioni sono stati gli accertamenti ma gli incassi sono arrivati solo a 9,6 milioni poco più della metà con il crollo delle percentuali di riscossione scese appunto al 52,5%. Cosa è successo? Al netto dei dati definitivi lo scarto tra 2022 e 2023 è di ben 14 punti percentuali. Dal 2021 al 2023 il Comune avrebbe dovuto incassare 49 milioni invece ne sono entrati solo 28 con una perdita secca di 21 milioni. Come si arriva a 51 milioni? Sommando anche le occupazioni temporanee per le quali sono stati emessi accertamenti per il mancato pagamento, ma soprattutto già a dicembre del 2022 i «residui attivi» ovvero gli accertamenti davano la ragguardevole cifra di 51 milioni non incassati. In questa cornice va ricordato che per accertamenti e riscossione il Comune si è affidato alla Napoli obiettivo valore una società privata alla quale però Palazzo San Giacomo ha dato la mission del recupero solo per le multe, tassa rifiuti e Imu non per la Cosap che il Municipio invece gestisce con le proprie forze. Nella sostanza, i commercianti se la dovranno vedere con Palazzo San Giacomo. Che alla voce mancati incassi deve dare risposte anche a quelli per la pubblicità che valgono almeno un'altra decina di milioni.
Facendo la media degli incassi dal 2021 al 2023 la percentuale di incassi - nella migliore delle ipotesi - arriverebbe al 59% salirebbe di 6 punti percentuali ma sempre quasi la metà dei commercianti sostanzialmente non pagherebbe il Cup.
Il Mattino