Napoli, da dieci anni una discarica a cielo aperto mai bonificata

Una enorme discarica a cielo aperto insiste a ridosso di via Argine, arteria principale del quartiere Ponticelli, da oltre dieci anni. Diverse tonnellate di rifiuti sono sparse...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una enorme discarica a cielo aperto insiste a ridosso di via Argine, arteria principale del quartiere Ponticelli, da oltre dieci anni. Diverse tonnellate di rifiuti sono sparse tra strada, marciapiede e terreni adiacenti alla rampa di uscita della strada statale 162dir.

 
A poca distanza dai terreni coltivati, l'erba e il terreno ormai ricoprono i cumuli di "monnezza". In questo posto della periferia orientale di Napoli, in due lustri, è stato sversato illecitamente qualsiasi tipo di rifiuto e materiale. Per diversi anni lo spazio è stato occupato da catapecchie abitate da numerose persone: il villaggio rom è stato poi sgomberato e smantellato nell'estate del 2015 e l'area prima occupata dalle baracche - quella a ridosso dell'istituto scolastico 'Marie Curie' - è stata ripulita dai rifiuti. La bonifica si è poi interrotta e non ci sono state ulteriori azioni utili a riqualificare l'area dall'altro lato della carreggiata.
 
La strada su cui insistono i rifiuti - che collega via Argine e via Califano - continua a essere utilizzata per sversare rifiuti in modo illecito. Approfittando della zona isolata, in tanti lasciano a terra scarti di lavori edili, rotoli di guaina, oggetti in plastica, eccetera. Non mancano rifiuti organici ormai andati in putrefazione, emettendo un olezzo sgradevolissimo. Alla discarica già esistente, quindi, si è aggiunta quella creata dai nuovi cumuli. Uno spettacolo orrendo, un danno non solo per il decoro e l'immagine del quartiere ma anche per l'ambiente stesso.

La circostanza è conosciuta dagli organi competenti, allertati anche dalle denunce dei residenti. Finora non è mai stato realizzato alcun intervento risolutivo, nemmeno dopo gli incendi di febbraio 2017. Il tratto di strada resta accessibile a chiunque: la rete arancione posizionata nei mesi scorsi per evitare il passaggio di veicoli è stata facilmente divelta e ora giace nell'area verde così come tutti gli altri rifiuti.


A poca distanza dell'area degradata insistono non solo numerose abitazioni e la scuola ma anche la stazione della Circumvesuviana 'Argine Palasport', numerose attività commerciali e il Palavesuvio che accoglierà centinaia di atleti durante le competizioni internazionali delle Universiadi tra qualche mese. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino