Un Natale dove la bellezza e la creatività si mescolano con la musica, l'arte e la tradizione. Presentato ieri, in sala giunta a Palazzo San Giacomo, il tabellone del...
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La parte più succulenta del fitto programma è rappresentata dal festival musicale «Sacro Sud. Anime Salve», del quale Enzo Avitabile sarà direttore artistico. «È un incontro unico che parla di musica, di sacralità, una devotio populi che nel silenzio grida la sua aspirazione alla luce» spiega Avitabile. Il festival, a ingresso gratuito e organizzato da Black Tarantella, si compone di 10 concerti in 7 chiese cittadine, dal centro storico alle periferie. Ad aprire la kermesse musicale è stata ieri Savina Yannatou & Primavera en Salonico, che si è esibita nella chiesa di Santa Maria Donnaregina Vecchia. Tra gli altri concerti, ci sarà spazio per la musica gospel con Tony Washington Singer, ma anche Vinicio Capossela con «Leiturghia d'inverno», i violoncellisti Giovanni Sollima e Ernst Reijseger, fino ad arrivare al 6 gennaio con la chiusura proprio di Avitabile, che nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli presenterà una nuova versione del progetto «Sacro Sud».
Durante le festività natalizie in città, largo alle installazioni luminose, come quelle di Annalaura di Luggo, con il suo Napoli eden. Una sorta di «giardino artistico» realizzato con l'ausilio di materiali di scarto (in questo caso elementi di alluminio), che attraverso il linguaggio dell'arte diventano simbolo di riscatto. Le installazioni artistiche si sostituiranno alle tradizionali luminarie e sono state realizzate nelle seguenti piazze: Piazza del Municipio, Galleria Umberto I, Largo Baracche ai Quartieri Spagnoli e Largo Santa Caterina.
Diverse le mostre inserite nel tabellone eventi, come «Il Futurismo» al Maschio Angioino, «I De Filippo» a Castel dell'Ovo, «Escher» al Pan. Il marchio del Natale a Napoli anche sulle iniziative al Rione Sanità, dove oggi si terrà la Notte Bianca, mentre il 22 e il 23 dicembre appuntamento con il Gran Concerto di Natale con il tenore Francesco Malapena. Il 2 e 3 gennaio andrà invece in scena «La Cantata dei Pastori». E proprio il presepe napoletano non poteva certo mancare nel Natale partenopeo. Oltre alle consuete e tradizionali passeggiate tra le botteghe di San Gregorio Armeno, sarà possibile far visita alla mostra «Te piace o presepio» nel Complesso di San Domenico Maggiore, dove saranno esposti oltre 200 pastori del 700 rinvenuti dal Nucleo Tutela del patrimonio dei Carabinieri di Napoli. Per gli amanti del teatro, il Comune di Napoli, con il nuovo anno ha deciso di ripristinare il servizio «naPoLIbus» che, gratuitamente, accompagnerà gli spettatori nei teatri dell'area Nord, della zona orientale e alla Sanità. La campagna di comunicazione del Natale a Napoli 2018 è stata curata dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti, i cui lavori, dal 13 dicembre, saranno esposti nel Complesso di San Domenico Maggiore.
«C'è un'offerta culturale di qualità e di quantità - ha evidenziato il sindaco de Magistris - Le iniziative toccano tutta la città, c'è un proliferare di offerta culturale ovunque e pertanto ci sono tutti i presupposti affinché sia un grande Natale in termini culturali, artistici e turistici, con un'economia forte e lavoro. Da parte nostra ci dobbiamo attrezzare a garantire al meglio i servizi». Di qui l'appello del primo cittadino affinché «tutti contribuiscano a che tutto si possa svolgere nel miglior modo possibile». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino