La Commissione parlamentare di inchiesta sulle Periferie ha svolto un'audizione al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, trasmessa in diretta dalla webtv della Camera dei...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Siamo in condizione entro l'estate di cantierizzare e probabilmente abbattere entro l'estate la prima vela di Scampia», ha detto de Magistris nel corso dell'audizione. «Abbatteremo tre vele su quattro a Scampia e quella che resterà in piedi diventerà sede di uffici istituzionali: Scampia, periferia, diventa centro e centro della Città Metropolitana», ha aggiunto.
De Magistris, parlando del progetto Restart periferie ha detto che «prevede anche una rigenerazione urbana ed è un progetto di grande valenza sociale che porta anche la firma dell'Università di Napoli Federico II e del Comitato Vele. È questo il nostro modo di intendere l'amministrazione pubblica: al centro ci sono i cittadini e questo progetto ha un valore nazionale e oserei dire internazionale per l'immagine delle Vele che c'è oggi nel mondo».
«L'audizione del sindaco de Magistris conferma che Napoli è un laboratorio interessante sul tema delle periferie. Sicuramente la riqualificazione del quartiere delle Vele di Scampia è un modello e ha una portata nazionale, ma è interessante l'attenzione complessiva alla riqualificazione delle periferie che è stata messa al centro dell'azione amministrativa», ha detto Andrea Causin, presidente della commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie.
«Dall'audizione sono emersi degli spunti interessanti di cui è necessario tenere conto, soprattutto per quanto riguarda la necessità di mettere mano al sistema dei poteri e dei rapporti tra città metropolitane e regioni» ha spiegato Causin. «Se si vuole investire su una strategia di rigenerazione delle periferie, le città metropolitane devono diventare centrali nelle gestioni di alcune competenze, legate ai servizi alle persone, come il trasporto pubblico e devono diventare centro di attrazione dei fondi europei» ha concluso.
«Stiamo per svuotare la seconda vela, il rischio è che altri vadano ad occupare o che intervenga la criminalità organizzata.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino