S'infiamma - ed è davvero incandescente - la campagna elettorale a Napoli. Il sindaco Luigi De Magistris sul palco di un suo recente comizio, usa parole durissime...
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La replica della Valente. «De Magistris si dimostra non all'altezza di fare il sindaco di Napoli. Lo spettacolo che sta offrendo in queste ore è solo una volgare messinscena, che offende tutti i napoletani e danneggia Napoli agli occhi del Paese»: lo dice la candidata a sindaco del centrosinistra Valeria Valente. «Sta utilizzando toni vergognosi, carichi di violenza, indegni per il sindaco della terza città d'Italia. Per cinico calcolo personale e per nascondere il disastro amministrativo di questi cinque anni, de Magistris vuole trasformare questa campagna elettorale in una rissa continua: sfugge al confronto, come stamattina alla Fondazione Valenzi. Pretende di fare passerelle in ogni occasione pubblica, come ha fatto alla partita di beneficenza dell'Arci Scampia, dove è andato via dopo aver fatto una sceneggiata perché gli organizzatori avevano invitato tutti i candidati a sindaco. Minaccia Renzi dal palco con un linguaggio che richiama a stagioni buie della nostra storia politica». «De Magistris vuole trascinare Napoli in guerra contro tutto e tutti, incurante del fatto che, così facendo, indebolisce la città. La verità, purtroppo, è che il sindaco uscente sta usando questa campagna elettorale come trampolino di lancio per costruirsi un futuro politico a Roma. Altro che rivoluzione zapatista, se avesse avuto a cuore il destino della nostra città, avrebbe riparato le buche stradali, fatto funzionare il trasporto pubblico, speso i fondi europei per il porto, il centro storico e Napoli Est», conclude Valente.
Tartaglione. «Con le minacce al presidente del Consiglio, de Magistris ha toccato il fondo. Comprendiamo il suo nervosismo perché il Governo sta intervenendo dove lui ha fallito per cinque anni, ma non pensavamo che un rappresentante delle istituzioni potesse arrivare così in basso. Chi ha torto urla, quindi lasciamo a lui le volgarità e i toni scellerati, noi continuiamo a pensare ai napoletani». A dirlo è il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione.
Saggese. «Il linguaggio mediocre e volgare con cui De Magistris si è rivolto al presidente del Consiglio la dice lunga su chi vorrebbe candidarsi a governare di nuovo la città di Napoli.
Impegno. «Mi scuso con il Presidente Renzi e con i napoletani per le allucinanti parole di De Magistris, che purtroppo è ancora il sindaco della mia amata e strumentalizzata Napoli». Lo dichiara Leonardo Impegno, deputato del Partito democratico. «Pur di avere visibilità, De Magistris è disposto a lanciare offese non si sa se più becere o deliranti. Ma non può farlo con la fascia tricolore che porta e che rappresenta una città come Napoli. Questo no. Questo non gli è consentito», conclude Impegno.
Carbone. «Davvero inaccettabile e indegno il comportamento del sindaco De Magistris. Siccome ha sgovernato la città, la butta sull'insulto. Ma la sua ammuina in realtà è un insulto per Napoli e per i napoletani, che non meritano di essere trascinati così in basso da chi cerca solo di mantenere la poltrona e di trovare alibi per il suo fallimentare mandato. Probabilmente, parole così volgari e fuori controllo sono il sintomo della sua insicurezza, della sua paura. Napoli è una grande città europea ma il sindaco ha dimostrato in questi anni di non esserne all'altezza». Lo afferma Ernesto Carbone, deputato del Pd. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino