Napoli, sangue e degrado a Porta Capuana: orrore e residenti sul piede di guerra

Violenza e sangue a porta Capuana
Violenza, sangue e degrado a Porta Capuana, una delle antiche porte d'accesso della città restaurata di recente con i fondi del progetto Unesco. Nonostante il notevole...

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Violenza, sangue e degrado a Porta Capuana, una delle antiche porte d'accesso della città restaurata di recente con i fondi del progetto Unesco. Nonostante il notevole investimento economico per ridare dignità ad un luogo finito più volte nel mirino delle critiche per le sue disastrose condizioni igienico-ambientali, la situazione non sembra essere sul punto di migliorare. Anzi, si assiste quotidianamente all'"invasione" da parte di gruppi di clochard di ogni nazionalità - in massima parte nordafricani - che imperversano mettendo a soqquadro gli spazi e costringendo i pochi passanti a tenersi a debita distanza. Nelle scorse ore un violento alterco tra immigrati ha scatenato una rissa. I risultati ancora stamattina erano ben visibili in strada, con una grossa chiazza di sangue che è stata poi lavata via.


Napoli, i turisti «accolti» dai clochard: alla stazione interviene il Comune

Il problema della presenza dei senza fissa dimora è stato più volte denunciato dai residenti e dal Comitato Nuova Porta Capuana che ormai da diversi mesi denuncia sui social le difficili condizioni di porta Capuana e delle stradine adiacenti. Al problema del clochard violenti si aggiunge l'ancora più spinoso problema della tossicodipendenza. All'ombra delle maestose torri rivestite di piperno infatti, ogni sera si assiste al viavai di tossicodipendenti che vanno alla ricerca di un luogo tranquillo per le loro "attività", lasciandosi dietro una lunghissima - e pericolosissima - scia di siringhe e aghi potenzialmente pericolosi per l'incolumità dei passanti.
 
L'esaperazione dei cittadini sembra essere arrivata al culmine. Gli alterchi tra i residenti e i clochard sono all'ordine del giorno. Ancora più penoso, se possibile, lo spettacolo offerto ai turisti di passaggio. Lo scorso mese di settembre il mix letale di pioggia, incuria e piante rampicanti fuori controllo ha sbrecciato un'ampia porzione delle mura che hanno resistito per secoli alle complesse macchine d'assedio. I resti del crollo giacciono ancora al suolo, transennati alla buona con la famigerata rete arancione. La stessa area transennata si è trasformata in un ricettacolo di rifiuti,usata dai senza fissa dimora come luogo dove depositare le loro misere cose o dove gettare rifiuti e avanzi di cibo alla rinfusa. 
 

Le ultime giornate di pioggia hanno fortunatamente dato tregua alle narici di passanti e residenti. Nelle giornate di sole, infatti, il cattivo odore la fa da padrone. Porta Capuana, che in altre città del mondo sarebbe forse ben altrimenti valorizzata, è diventata un orinatoio a cielo aperto dove uomini e donne, incuranti dei passanti e del pubblico pudore, espletano all'aperto i loro bisogni fisiologici. Un inferno quotidiano a due passi dalla rinnovata piazza Garibaldi e dall'ipertrafficata - specie nel periodo natalizio - via dei Tribunali.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino