Maurizio De Giovanni: «Vergogna negare il concerto»

Maurizio De Giovanni: «Vergogna negare il concerto»
«È una vergogna, la nostra è un'offerta culturale, un regalo pacifico di un concerto di musicisti di valore internazionale, un ponte in risposta a un...

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«È una vergogna, la nostra è un'offerta culturale, un regalo pacifico di un concerto di musicisti di valore internazionale, un ponte in risposta a un muro». Lo scrive Maurizio De Giovanni in un messaggio inviato oggi ai giovani dei movimenti antirazzisti napoletani, esprimendo vicinanza dopo il diniego di Rfi di concedere il terreno per il concerto organizzato per il 22 aprile a Pontida. «Privare i cittadini di questo - scrive De Giovanni, che aveva firmato l'appello a sostegno della manifestazione di Pontida - vuol dire che non si può essere considerato un buon amministratore. Non si imbavaglia un sentimento come non si imbavaglia la storia di un Paese». ​



«Andremo comunque il 22 aprile a Pontida con tutte le realtà antirazziste italiane, nonostante questo fulmine a ciel sereno». Lo annuncia Egidio Giordano, membro del coordinamento del movimento politico Dema, che fa capo al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando il diniego da parte di Rfi di usare un terreno di proprietà della rete ferroviaria nei pressi di Pontida dove i movimenti antirazzisti di Napoli hanno organizzato un concerto per il 22 aprile.


«Avevamo avuto - spiega Giordano - una serie di rassicurazioni da parte di Ferrovie dello stato e invece ci è stato negato il terreno, siamo certi e sicuri che ci siano state delle pressioni politiche a Roma da parte della Lega Nord che è ampiamente raappresentata alla Camera e in Senato. Fecero già pressione politica quando Salvini è venuto a Napoli e anche a questo giro lo hanno fatto. Per questo crediamo sia giusto andare a Pontida senza che ce lo impediscano. La manifestazione si terrà lo stesso, questo noi la consideriamo una provocazione. Abbiamo avuto tutti permessi per un concerto con musicisti di fama internazionale e la manifestazione ha avuto la sottoscrizione di importanti artisti e intellettuali, ci sembra una provocazione di cui non capiamo il motivo. Facciano i conti con la realtà il sindaco di Pontida e chi vuole evitare la nostra kermesse». Giordano ha annunciato che «oggi ci sarà un tavolo tecnico tra il sindaco di Pontida, che chiude scuole, uffici pubblici e negozi per non farci comprare una bottiglietta d'acqua, con il prefetto e il questore di Bergamo».


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Il Mattino