«L’automobile è fonte di vita per mio figlio disabile e chiedo di far rispettare le regole in questo quartiere». Maria Galano, 44enne napoletana che vive...
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La Toyota Yaris che era parcheggiata su via Sant’Attanasio, nel posto disabili regolarmente assegnato a Maria dal Comune di Napoli, era stata danneggiata e, come descritto nella denuncia, vetro e cd rotti erano sparsi sul sediolino del passeggero e un paio di occhiali da sole di marca, invece, erano stati rubati. «Da anni il mio posto auto, assegnato per diritto e per le necessità di mio figlio, è oggetto di discussioni tra gli abitanti del quartiere - spiega la donna - lo spazio riservato viene occupato di continuo oppure ostruito da altre autovetture che mi complicano l’utilizzo del posto, eppure tutti vedono che io esco per fare le terapie con mio figlio o per fargli fare visite mediche».
Maria non ha dubbi sul fatto che il danneggiamento dell’auto sia uno sfregio e questo dubbio è scritto nero su bianco sulla denuncia. Uno sfregio perché lei non si arrende e continua a chiamare i vigili e a non chiudere gli occhi quando qualcuno le occupa il posto o addirittura le parcheggia di fianco in seconda fila. «Mi appello alle forze dell’ordine e alla polizia municipale affinché possano essere intensificati i controlli di coloro che violano le regole - conclude Maria – Mi appello anche a chi nel quartiere è sensibile e mi comprende, dobbiamo unirci contro chi abusa».
Un secondo appello arriva dalla IV Municipalità. «Se fosse un gesto mirato c’è solo da vergognarsi ed esortiamo chi ha visto a riferirlo alla municipalità, così come chi è dotato di telecamere che possa metterle a disposizione - dichiara Armando Simeone, consigliere municipale - sensibilizziamo anche tutti i residenti a fare rete intorno a Maria e a suo figlio ». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino