Napoli, i militari della Brigata Garibaldi donano il sangue al Santobono Pausilipon

I militari dell'ottavo Reggimento Bersaglieri della Brigata Garibaldi donano il sangue al Santobono-Pausilipon
Il Santobono Pausilipon apre le porte a nuovi donatori di sangue: i militari dell'ottavo Reggimento Bersaglieri della Brigata Garibaldi. Sono circa una trentina, i...

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Il Santobono Pausilipon apre le porte a nuovi donatori di sangue: i militari dell'ottavo Reggimento Bersaglieri della Brigata Garibaldi. Sono circa una trentina, i giovani dell'esercito arrivati direttamente dalla caserma di Caserta per partecipare alla donazione. «Un'iniziativa finalizzata ad aiutare i piccoli pazienti del Pausilipon che, soprattutto in questo periodo estivo, necessitano dell'apporto di sangue e di piastrine», spiega Maria Vittoria Mascio, responsabile dell'Unità operativa trasfusionale dell'Aorn Santobono Pausilipon.

Il pullman dell'esercito ha stazionato in piazza San Luigi, da qui - per evitare assembramenti - i militari si sono divisi in gruppi da dieci e, a turno, sono saliti sulla navetta - messa a disposizioni dall'azienda ospedaliera - che li ha accompagnati all'ingresso della struttura. 

Un'iniziativa nata dalla forza di Rossella Prezioso, la madre della piccola Diana che nel 2019, a soli sei anni, perse la vita a causa di un'aplasia midollare. «Rossella era stata qui per seguire il percorso di cura della sua bambina - ricorda Flavia Matrisciano, direttrice della Fondazione Santobono Pausilipon - Lei è riuscita a veicolare la propria sofferenza, e il proprio dolore, in un obiettivo importante: sensibilizzare la popolazione rispetto a un dovere civico, un dovere, rappresentato dalla donazione di sangue che è parte integrante del percorso di cura dei nostri bambini, perché - tiene a ricordare - senza sangue non c'è cura».

Un'iniziativa, una delle tante, che Rossella porta avanti insieme all'Associazione Gli unicorni di Diana, di cui è fondatrice. «Noi attraverso la pagina social dell'associazione cerchiamo di sponsorizzare le giornate della donazione di sangue», racconta Rossella Prezioso. La sua attività di volontariato si intensifica soprattutto durante il periodo estivo: «Cerchiamo di recuperare il maggior numero di donatori per assicurare - per tutto il mese di agosto - le giuste infusioni di sangue e piastrine ai piccoli pazienti dell'ospedale Pausilipon», conclude. 

Donare è gesto d'amore, di generosità, ma soprattutto di grande responsabilità civile se si considera che negli ultimi anni il numero di donatori è drasticamente diminuito (un fenomeno che, solitamente, si acutizza durante il periodo estivo). «Al Pausilipon - per fortuna - la situazione non è da considerare molto critica - spiega la dottoressa Mascio - Disponiamo di un piccolo gruppo di donatori abituali che, quando chiamiamo, sono sempre disponibili». Anche se, da come puntualizza, si riscontrano ugualmente delle difficoltà «considerando il periodo di ferie e di positività al Covid».

Se è vero che la scelta di donare implica prendersi cura del prossimo, è altrettanto giusto ricordare che questo nobile gesto diventa anche un'opportunità per verificare il proprio stato di salute: «Un'opportunità che diamo in cambio a chi sceglie di donare il sangue - commenta Matrisciano in riferimento agli esami di controllo eseguiti prima della donazione - È un vantaggio reciproco che l'essere umano dona a un altro essere umano». Per chi ha intenzione di diventare donatore, si ricorda che al Santobono Pausilipon è possibile donare dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 12.30; l'azienda ospedaliera offre anche la possibilità - il giovedì - di donare durante le ore pomeridiane: «Un modo per andare incontro alle esigenze del donatore».

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Il Mattino