Prima ancora dell'igienizzazione della strada per contrastare il rischio di contagio da COVID-19, i residenti di via delle Repubbliche Marinare, nella periferia orientale di...
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Da anni si parla della demolizione dell'inutile viadotto che corre dall'incrocio con via Volpicella per finire trecento metri più avanti: siamo al confine tra i quartieri San Giovanni a Teduccio e Barra. Una infrastruttura che ha contribuito al peggioramento delle condizioni di vivibilità. I residenti denunciano mancato spazzamento di carreggiata e marciapiedi, sversamenti abusivi di rifiuti nella parte sottostante della rampa ed erbacce lungo i cordoli. Circostanze già ampiamente rese note al Comune di Napoli e agli altri organi competenti. La necessità di maggior pulizia e igiene, indispensabile nei giorni dell'emergenza per la diffusione del virus, in questo angolo di città resta un miraggio. Per questo l'igienizzazione della strada - promessa dal Comune ma non ancora eseguita né programmata - è considerata, da coloro che abitano al ridosso del «mostro di cemento» - qualcosa di inconcludente se non addirittura inutile.
Basta guardare ai piedi dei palazzi e tra i piloni delle rampe per capire quanta sporcizia è stata accumulata in queste settimane di mancato intervento degli operatori ecologici. Molta è, purtroppo, lasciata da incivili e da chi approfitta della zona isolata per sversare ogni tipo di materiale. Cartoni, buste, bottiglie, lattine. Spesso anche rifiuti speciali come inerti e amianto. E ancor più frequentemente si trovano siringhe utilizzate dai tossicodipendenti.
Il problema più importante è la fastidiosa presenza del cavalcavia. Il cantiere sarebbe dovuto essere aperto diversi mesi fa. Sono previsti lavori per oltre 900mila euro: abbattimento delle rampe e risistemazione dello spazio con aiuole, stalli per auto, marciapiedi. Restituire decoro e vivibilità è un punto importante del progetto. Nei mesi scorsi i consiglieri comunali hanno appurato che il motivo del mancato inizio è legato alla ditta aggiudicataria dell'appalto. Non si hanno ulteriori notizie su eventuali sviluppi dell'iter. Ciò che preoccupa è anche la sicurezza per i numerosi sinistri stradali che si verificano ogni anno sulla rampa ormai del tutto usurata: condizioni che riguardano anche la carreggiata sottostante.
I residenti sono convinti che l'emergenza del coronavirus farà ulteriormente slittare l'apertura del cantiere e la necessaria riqualificazione della zona. Il loro appello è per una attenzione verso questo pezzo della periferia orientale di Napoli del tutto trascurato. Se per tanti è solo una zona di passaggio, non essendoci negozi né vetrine, per loro è un posto a cui ridonare dignità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino